Latte in Polvere: Come Scegliere e Come Preparare il Latte Artificiale

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Molte mamme per scelta personale o per bisogno utilizzano il latte artificiale. Ma qual è la migliore formula del latte per neonati?

Per una mamma, anche se ben informata, è veramente difficile capire quale sia il latte corretto, sia a causa di una difficoltà nella raccolta di informazioni sia perché il nutrimento di un figlio e le scelte che ne derivano sono delicate per ogni madre.

In questo articolo ci poniamo di dare le informazioni più esaustive per scegliere il latte in formula.

Scopriremo assieme quali tipi di proteine e carboidrati sono alla base della formula del latte in polvere e quali altri ingredienti sono inclusi. Alla fine sarete in grado di scegliere quale secondo voi è il migliore per la salute di vostro figlio.

Pronte? Iniziamo!

Latte per l’infanzia e latte di proseguimento

Iniziamo subito a fare una distinzione fra il latte per i neonati e il latte di proseguimento.

In commercio avrete già visto le diciture Latte 1, 2 e 3, questi numeri non fanno riferimento all’età di somministrazione ma sono una convenzione per dividere le varie tipologie:

Latte 1 – Riconoscibile anche dalla dicitura “Formula per lattanti” è la formula dedicata agli infanti, quindi è indicata per i neonati allattati artificialmente da 0 a 6 mesi. Alcune marche hanno un’ulteriore suddivisione con prodotti specifici che coprono i primi 2 mesi di vita.

Latte 2 – E’ il “latte di proseguimento” che copre mediamente la fascia di età fra i 6 e i 12 mesi (naturalmente dipende da marca a marca)

Latte 3 – Il Latte per la prima infanzia dovrebbe coprire fra i 12 e i 36 mesi.

Nonostante in commercio ci siano formule indicate fino ai 3 anni di età del bambino perché potenziati da ferro e vitamine, c’è un parere discordante fra i pediatri, infatti molti consigliano di passare al latte vaccino.

L’EFSA . Eurpoean Food Safety Authority, ha concluso che queste formule arricchite possono aumentare l’assunzione di sostanze nutritive essenziali per la salute dei bambini (come il ferro e la vitamina D). Tuttavia se il bambino è seguito nell’alimentazione e segue un regime alimentare corretto può trovare queste sostanze anche in molti altri alimenti.

Dal punto di vista nutrizionale, le formule per bambini nella prima infanzia non sono necessarie, ma sono uno dei mezzi per incrementare l’assunzione di talune sostanze nutritive a rischio di insufficienza per alcuni bambini.

Non risultano questioni di sicurezza in materia di formule per bambini nella prima infanzia nell’UE e il contenuto delle diverse sostanze nutritive in tali prodotti è generalmente entro i limiti di concentrazione consentiti nelle formule di proseguimento.

Alcune formule per bambini nella prima infanzia possono tuttavia contenere un tenore per bambini non raccomandato di alcune sostanze (ad esempio, zuccheri, aromi,tenendo presente il ruolo del consumo di zuccheri nello sviluppo dell’obesità o l’impatto di zuccheri o aromi sullo sviluppo del gusto nei bambini).

Altre possono non contenere le sostanze nutritive individuate dall’EFSA come a rischio di assunzione inadeguata nei bambini o contengono sostanze nutritive per le quali non esiste tale rischio.

Quali sono le diverse formule di latte artificiale?

Le formule sono disponibili in 2 forme: pronto per l’uso e in polvere.

Il latte artificiale liquido:

Il latte artificiale “Ready-to-use” è senza dubbio il più conveniente: non sono necessari misurini o miscelazioni. Basta aprire la confezione, versare nel biberon graduato la porzione necessaria e scaldarla in modo adeguato. E’ fra i più utilizzati nelle strutture ospedaliere proprio per questa facilità di utilizzo. Inoltre è da considerarsi la scelta più igienica perché utilizzabile anche in caso di mancanza di acqua minerale.

Tutte queste qualità hanno però un prezzo: il latte artificiale pronto all’uso è il più caro, infatti mediamente costa il 20% in più rispetto al latte in polvere. Inoltre le confezioni sono più voluminose e bisogna quindi considerare lo spazio in dispensa e lo spazio di smaltimento dei flaconi vuoti.

Una volta aperto il flacone ha una breve durata: deve essere consumato entro 48 ore se ben conservato in uno scompartimento del frigo e non nello sportellone (infatti in questa posizione il prodotto potrebbe subire maggiori variazioni di temperatura).

Il latte artificiale in polvere

E’ sicuramente la scelta più ecologica ed economica. Occupa sicuramente meno spazio in dispensa, ma a differenza di quello liquido richiede un tempo di preparazione più lungo ed è necessario seguire pedestremente le istruzioni. Si conserva più a lungo e facilmente: dura circa 20 giorni dall’apertura se rispettate le specifiche di conservazione  (il pacchetto deve essere ben sigillato e deve essere riposto in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore).

Quali sono le tipologie di latte artificiale che si trovano sul mercato?

Esiste un latte in formula per soddisfare le esigenze di ogni bambino a qualsiasi età. Ma molti pediatri consigliano di non cambiare sovente tipologia di latte perché i bambini, specialmente i più piccoli, potrebbero riscontrare difficoltà nella digestione e fatica ad abituarsi ai continui cambiamenti.

Magari avete pensato di cambiarlo perché vostro figlio rigurgita o soffre di stipsi, ma prima di essere avventati consultatevi con il vostro pediatra di fiducia per verificare se effettivamente il latte scelto può portare questi disturbi e se è il caso di sostituirlo. Solitamente è consigliato aspettare almeno 2 settimane prima di rivolgersi al medico (naturalmente se i disturbi sono leggeri). Infatti i problemi gastrointestinali, dalle coliche al rigurgito, sono presenti nel neonato per lo più perché il tratto intestinale non è ancora maturo e quindi non sono problematiche portate dal latte artificiale.

Ma vediamo assieme le varie tipologie

Formula a base di latte vaccino

La maggior parte dei latti artificiali disponibile oggi sul mercato ha il latte vaccino (cioè di mucca) come ingrediente principale.

Per la maggior parte dei bambini allattati artificialmente questo latte è il migliore, perché ha il giusto equilibrio di proteine, carboidrati e grassi.

La proteina del latte in formula è significativamente modificata per rendere il prodotto più digeribile già dai primi giorni di vita: infatti i bambini fino ad un anno di età non sono in grado di digerire il latte di mucca normale.

Formula a base di proteine idronizzate:

In questa tipologia di latte le proteine vengono suddivise in piccole parti (parzialmente idronizzate) o in parti ancora più piccole (ampiamente idronizzati) che sono più facili da digerire rispetto alle molecole proteiche più grandi.

Il latte idronizzato viene utilizzato in caso di allergie alla proteina del latte o di fronte a problematiche di assorbimento dei nutrienti (capita sovente nei bambini prematuri). Se il bambino presenta una crescita non sufficiente o un eczema visibile sulla pelle, il pediatra potrebbe riscontrare una di queste patologie e prescrivervi dunque un latte in formula idronizzato.

Formula a base di soia:

In questo caso le proteine sono vegetali, ma, come per il latte vaccino, la proteina viene modificata per essere maggiormente digeribile. Questa tipologia di latte artificiale viene scelta dalle famiglie “vegan”, ma può essere consigliata dal medico di fiducia anche in altri casi:

  • carenza di lattosio transitorio: un’intolleranza al lattosio temporanea causata da un’infezione al tratto gastrointestinale
  • Immunoglobuline E (IgE) associate ad un’allergia al latte vaccino: questo tipo di allergia provoca sintomi immediati tra cui dispnea, naso che cola, orticaria, ed eruzioni cutanee. Molti bambini con allergia al latte sono anche allergici alle proteine della soia, quindi non prendete mai una decisione senza prima il consulto del vostro pediatra.
  • Galattosemia: rara malattia ereditaria in cui il corpo non è in grado di trasformare uno zucchero del latte (il galattosio appunto) in energia.
  • Il deficit congenito di lattasi: anche in questo caso si tratta di una malattia ereditaria molto rara in cui il bambino nasce con pochissimi, o addirittura nulli, enzimi che scompongono il lattosio.

Formula senza lattosio:

Viene prescritto in caso di intolleranza al lattosio (zucchero presente naturalmente nel latte)

Se il bambino è intollerante al lattosio, il medico può raccomandare una formula di soia o un’altra formula in cui il lattosio viene sostituito con uno zucchero diverso, ad esempio sciroppo di mais.

Formula per prematuri:

Queste tipologie di prodotti vengono anche scelte dai medici nel caso in cui il neonato avesse un peso più basso rispetto alla norma alla nascita.

Solitamente sono formule che contengono più calorie e proteine, così come un grasso più facilmente digeribile chiamato trigliceride a catena media (MCT).

La quantità di MTC dipende dalle varie marche, sarà il medico ad aiutarvi a scegliere in questo caso il latte adatto alle esigenze di vostro figlio.

Formula metabolica:

Sono formule appositamente sviluppare per malattie che richiedono un’alimentazione specifica

Formula Bio:

Anche per questa categoria di prodotti esiste la possibilità di scegliere il biologico. Secondo  l’AAp (Amercian Acdemy of Pediatrics) non esiste nessuna ricerca che dimostri una qualità superiore di questa tipologia rispetto al latte in formula classico. In questo caso i genitori possono decidere se sceglierlo o meno, sapendo però che solitamente ha un prezzo superiore.

Ogni giorno escono sul mercato nuovi prodotti per aiutare mamme e bambini nei primi mille giorni di vita, ma nessuno di essi sarà mai paragonabile al latte materno. Se vostro figlio e se voi mamme non avete particolari problemi, scegliete dunque sempre l’allattamento naturale esclusivo così come consigliato dall’OMS, Organizzazione Sanitaria Mondiale, almeno per i primi 6 mesi di vita.

Quale latte in polvere scegliere?

Esistono in commercio moltissime marche di latte in polvere, a prezzi talvolta molto diversi tra loro (dai 12 euro agli oltre 45 euro a confezione per le tipologie di latte antireflusso o anti-colica): questo potrebbe almeno inizialmente disorientare e confondere la mamma che avrà difficoltà a scegliere quale latte dare al suo bambino.

Le marche di latte in polvere più diffuse e che si trovano più o meno in ogni supermercato, sanitaria o farmacia, sono Plasmon, Mellin, Humana, Nidina, Milupa.

Esistono poi le sottomarche del supermercato, come ad esempio il latte in polvere Coop.

In mezzo a tanta abbondanza e varietà a volte di composizione, è davvero difficile dire quale sia la la marca di latte migliore in assoluto. Sarà forse un po’ più facile stabilire il tipo di latte che potrebbe essere più adatto al vostro bambino sulla base di alcune sue caratteristiche.

Se ad esempio vostro figlio soffre di coliche notturne o reflusso, potreste farvi consigliare dal pediatra delle marche di latte in polvere più consone a lenire questo tipo di problema.

Sappiate che comunque, pur essendo molto simili fra loro per quanto riguarda la composizione, le varie marche di latte in polvere differiscono per quanto riguarda odore e gusto e che quindi alcuni tipi di latte potrebbero essere più graditi al bambino rispetto ad altri proprio in virtù del loro diverso sapore.

Ci sono addirittura dei pediatri che consigliano alle mamme di cambiare spesso la marca di latte artificiale: migliore che esso sia potrebbe non essere l’ideale per vostro figlio. Inoltre potrebbe essere utile per abituare il bambino a sapori diversi e per giovare dell’aggiunta di vitamine e oligo-elementi di cui spesso sono arricchite le formule delle diverse ditte in circolazione.

Tenete infine presente che normalmente una confezione di latte in polvere, una volta aperta, deve essere consumata entro 20 giorni.

Se pertanto, il vostro fabbisogno fosse minore, magari perché avete adottato la tecnica dell’allattamento misto, vi converrà scegliere barattoli inferiori al chilo oppure optare per confezioni doppie dove la quantità di latte è suddivisa in due porzioni da mezzo chilo.

Qual è il latte artificiale migliore?

Innanzi tutto bisogna sapere che ci sono cinque componenti principali in un latte artificiale: carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali, più altri nutrienti in quantità minori.

Ciò che rende una marca di formula diversa da un’altra sono i carboidrati e proteine specifiche nonché eventuali ingredienti aggiuntivi. Ad esempio, caseina e siero sono due tipi di proteine del latte vaccino trovati nelle varie proporzioni in diverse marche di formula a base di latte vaccino.

Confondersi leggendo l’etichetta dei prodotti è molto facile.

Di seguito cercheremo di riportare una guida per poter confrontare gli ingredienti rispetto anche al latte materno.

Carboidrati:

Il lattosio è il carboidrato principale sia del latte materno e che dei formula a base di latte vaccino. Mais maltodestrina è talvolta usato come una fonte secondaria di carboidrati nel latte artificiale. Le formule speciali contengono uno o più dei seguenti carboidrati: saccarosio, maltodestrine di mais, amido di mais modificato, o sciroppo di mais.

Proteine:

Il latte materno contiene circa il 60 % del siero di latte e il 40 % di caseina. La maggior parte delle formule hanno contenuto proteico simile. Alcuni invece contengono il 100 % del siero di latte.

Le formule idronizzate non sono prodotti ipoallergenici, quindi non sono da utilizzare se sospettate che vostro figlio abbia un’allergia alle proteine del latte. Ma questa tipologia potrebbe ridurre la comparsa di eczema in caso di scarsa digeribilità. Solo in alcuni prodotti specifici di latte idrolizzato le proteine vengono completamente scomposte in aminoacidi che permettono di essere facilmente assorbiti. Queste formule possono essere utilizzate anche in caso di allergie alla proteine del latte.

Invece le formule a base di soia contengono proteine di soia isolate – un ingrediente di soia trasformato che è quasi una proteina pura (almeno il 90 %). Alcune marche usano proteine di soia parzialmente idrolizzato (con molecole proteiche parzialmente suddivise) per consentire una più facile digestione.

Grassi:

Il latte materno contiene una miscela di grassi monoinsaturi, polinsaturi e saturi. Le formule utilizzano una varietà di oli per abbinare la composizione di grassi del latte materno. Essi includono olio di soia, olio di cocco, di palma o olio di palma oleina, e olio di girasole.

Anche se l’olio di palma e olio di palma oleina sono ampiamente utilizzati, la ricerca ha dimostrato che questi grassi possono ridurre l’assorbimento di grassi e di calcio.

I trigliceridi a catena media richiedono meno sforzo per essere digeriti e sono più facilmente assorbibili dai neonati. Sono utilizzati nelle formule speciali per i prematuri e per i neonati che hanno difficoltà a digerire o assorbire sostanze nutritive.

La Federal Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l’aggiunta di due acidi grassi a catena lunga di formula: DHA (acido docosaesaenoico) e ARA (acido arachidonico), che ora sono gli ingredienti standard del latte in formula. Entrambe queste sostanze si trovano nel latte materno quando la dieta della madre è adeguata, ed entrambi sono importanti per lo sviluppo celebrale.

I bambini assorbono DHA e ARA dalla madre durante il terzo trimestre di gravidanza, ma per i prematuri questo passaggio viene interrotto troppo presto. Ma il mondo scientifico è ancora diviso se effettivamente l’integrazione possa realmente portare un accrescimento visivo e cognitivo nei bambini. Non ci sono studi a lungo termine che confermino la sicurezza di queste sostanze, anche se non ci sono prove che suggeriscono che questi additivi siano dannosi per i bambini.

Vitamine e minerali:

La maggior parte delle parole sulle etichette degli ingredienti descrivono vitamine e minerali. Queste parole possono essere difficili da capire, vi riportiamo il significato di quelle più comuni:

  • solfato ferroso è il ferro
  • L’ascorbato di sodio è la vitamina C
  • pantotenato di calcio è la vitamina B5

E ‘importante che i bambini ricevano la quantità minima raccomandata di ferro (0,27 milligrammi [mg] al giorno per i bambini da 0 a 6 mesi, 11 mg al giorno per i bambini da 7 a 12 mesi) per prevenire l’anemia da carenza di ferro.

La maggior parte delle formule contengono almeno 4 mg di ferro per litro, anche se persistono ancora alcune formule “low-ferro” sugli scaffali dei supermercati (sviluppati anni fa nella convinzione che il ferro portasse la stipsi)

Nucleotidi:

Sono i mattoni del DNA e RNA, naturalmente presente nel latte materno. Hanno diverse funzioni e possono aiutare nello sviluppo del sistema immunitario. Molte marche di latte in formula hanno nucleotidi aggiunti.

Amido di riso:

viene aggiunto alla formula “anti-rigurgito” per rendere meno liquido il latte e facilitare la digestione. Ma prima di sceglierlo in caso di reflusso acido del vostro bambino, consultate sempre il pediatra.

Gli aminoacidi:

Gli aminoacidi come la taurina, metionina, e carnitina si aggiungono alle formule di soia, e talvolta a quelle di  latte vaccino.

Probiotici e prebiotici:

I probiotici sono un tipo di batteri vivi che possono aiutare a prevenire le infezioni intestinali e infiammazioni.

Alcuni studi dimostrano che probiotici e prebiotici possono giocare un ruolo nel mantenere il sistema digestivo del bambino sano, ma possono anche essere pericolosi per i bambini con un sistema immunitario compromesso e alcune altre condizioni mediche, quindi è meglio consultare il pediatra prima di utilizzare formule con queste aggiunte.

Di seguito una tabella per confrontare le principali marche di latte in formula che si trovano sul mercato (Nota: √ sì x no NS non specificato)

Nutrienti per 100 ml al 13,6%*APTAMIL 1 MELLIN 1PLASMON 1HUMANA 1NIDINA 1NEOLATTE 1COOP 1
Energia kcal
66666866676966
Proteine gr1.31.31.41.41.31.41.4
Caseina1.61.6NSNSNSNSNS
Siero arricchito di alfa lattoalbuminaxxvxxxx
carboidrati gr...7.37.47.37.67.27.77.5
...di cui lattosio gr7.07.15.87.47.25.66.2
Origine carboidrati aggiuntiLattosio OligosaccaridiLattosio Oligosaccaridi Lattosio Oligosaccaridi MaltodestrineLattosio OligosaccaridiLattosio Oligosaccaridi MaltodestrineLattosio OligosaccaridiLattosio Oligosaccaridi
Grassi Gr3.43.33.63.23.63.63.4
LCP aggiunti ARAvvxvvxv
DHAvvxvvxv
ARA / DHA nel rapporto raccomandato (>1)vvxvvxv
Origine LCP aggiuntivegetali
pesce
vegetali
pesce
vegetalivegetali
pesce
vegetali
pesce
Vegetalivegetali
pesce
MICRONUTRIENTI
Vitamine secondo le raccomandazionivvvvvvv
Minerali secondo le raccomandazionivvvvvvv
ALTRO
Olio di PalmaNSvvvvvx
Prebioticixxxvvvx
Probioticixxxvxxx
Nucleotidivvvvxxv
Inositolovvvvvvv
Taurinavvvvvxv
Colinavvvvvvv
I Carnitinavvxxvxv
Soiavvvvvxv
Olio di pescevvxvvxv
Adatto a vegetarianixxvxxvx
*Composizione nutrizionale dei comuni latti artificiali di tipo 1 (0-6 mesi) per 100 ml di latte ricostituito (1 misurino raso, pari a circa 4.5 g di polvere, disciolti in 30 ml di acqua). 

 

Qui potete scaricare il pdf con l’elenco di tutti i latte in formula e le marche che li producono presenti nel mercato italiano redatto dal Ministero della Salute.

Di seguito invece una tabella per comparare i prezzi delle varie tipologie e marche presenti nei negozi

Marche di latteConfezionePrezzo alla confezionePrezzo al litro
Latte in polvere aptamil 1 pronutra 700 gr21,62 €4.70 €*
Latte in polvere Humana 1 con LC, GOS800 gr24.30 €4.58 €*
Latte in polvere Mellin 1 precinutra700 gr18.35 €3.98 €*
Latte in polvere Plasomn 1 in polvere800 gr20.99 €3.96 €*
Latte in polvere Nidina LR Reuteri, Optipro 800 gr21.00 €3.96 €*
Latte in polvere Neolatte700 gr10.90 €2.36 €*
Latte in polvere COOP 1 crescendo700 gr7,50 €1.63 €*
Latte liquido Humana 1 con LC PUFA, GOS470 ml3.23 €6.87 €
Latte liquido Formulat 1500 ml3.40 €6.80 €
Latte liquido Blemil 1 nutriexpert500 ml3.30 €6,60 €
Latte liquido Aptamil 1 con pronutra500 ml3.21 €6,42 €
Latte liquido Mellin 1500 ml3.06 €6,12 €
Latte liquido Plasmon 1 con GOS, nucleotidi500 ml2.99 €5,98 €
Latte liquido Nidina 1500 ml2.90 €5,80 €
Latte liquido Nipiol 1500 ml1.95 €3,90

Ecco un breve vademecum per conservazione e preparazione del latte in polvere

Il sistema immunitario di un neonato non è così forte e sviluppato come quello di un adulto: è per questo che i bambini molto piccoli sono più inclini a contrarre intossicazioni ed infezioni.

Ciò spiega anche perché si richiede alla madre di lavare con cura tutti gli oggetti che entrano in contatto con la bocca del neonato (biberon, tettarelle e ciuccio).

In modo particolare, prima di ogni poppata, tutto ciò che è destinato alla preparazione e somministrazione del latte dovrà essere accuratamente sterilizzato per ridurre le probabilità che il vostro bambino possa contrarre un’infezione che potrebbe causarli vomito, diarrea e perfino febbre e disidratazione.

Per fortuna i casi di contaminazione di latte per neonati sono oggi piuttosto rari, anche se a volte è stato riportato qualche evento di questo tipo.

Ciononostante il latte in polvere per neonati potrebbe contaminarsi anche dopo l’acquisto perché conservato in modo improprio oppure perché entrato in contatto con mani od oggetti non perfettamente puliti e sterilizzati.

Chiunque si occupi dell’alimentazione del bambino dovrà prestare massima attenzione affinché nessun tipo di agente patogeno possa farsi strada all’interno della confezione di latte in polvere.

Ecco dunque una serie di consigli su come ridurre a zero il rischio di contaminazioni.

Come proteggere l’integrità del latte in polvere

Dato che i batteri si moltiplicano molto rapidamente sia a temperatura ambiente che in frigo, evitate prima di tutto di maneggiare il latte in polvere che utilizzate per la preparazione del biberon di vostro figlio con le mani sporche. Evitate inoltre di lasciare il contenitore in luoghi non idonei dove potrebbe venire a contatto con germi e batteri.

Massima attenzione dovrà essere prestata a tutte le fasi di preparazione della formula, a cominciare dalla bollitura dell’acqua che richiederà una serie di accorgimenti fra i quali:

•    Rinnovare sempre l’acqua che utilizzate per la preparazione del biberon (non utilizzare mai acqua precedentemente bollita);

•   Lasciar raffreddare l’acqua nel bollitore per non più di 30 minuti perché questo impedirà alla temperatura di scendere sotto il 70 ° C, entro cui la sopravvivenza di qualunque tipo di batterio è pressoché nulla;

•   A meno che non vi siano controindicazioni specifiche, preferire l’acqua di rubinetto all’acqua in bottiglia: le acque oligominerali sono infatti troppo ricche di sali minerali, fra cui sodio e solfato. Qualora si dovesse optare per acqua in bottiglia, assicurarsi che il sodio (Na) sia inferiore a 200 milligrammi (mg) al litro e il solfato (SO o SO4) non superiore a 250 mg per litro. In ogni caso anche l’acqua in bottiglia non essendo sterile andrà bollita ad una temperatura di 100° C.

Quanto latte deve mangiare un neonato?

Nonostante ci siano delle indicazioni di massima, solitamente le dosi di somministrazione di latte (neonati o bambini che siano) vengono definite assieme al pediatra. Non c’è comunque uno schema rigido da seguire nei primi mesi di vita, periodo in cui si cerca di assecondare i bisogno del neonato.

Nel caso in cui, secondo il vostro parere, vostro figlio mangiasse troppo poco o in abbondanza rispetto alle dosi consigliate, dovreste consultare il pediatra.

Alla nascita il bambino non mangia molto: si parte con dosi di circa 30 ml per 6 pasti al giorno fino ad arrivare ai 120 ml dopo un mese circa dalla nascita.

Comunque il giorno delle dimissioni dall’ospedale, il pediatra rilascia delle indicazioni in merito alle dosi se avete comunicato di optare per il latte artificiale.

Di seguito però riportiamo una tabella puramente indicativa

EtàQuantità a pastoN° pasti al dìQuantità giornaliera
1° e 2° Settimana60-90 ml6550 ml
1 mese90-120 ml6720 ml
2 mesi120-130 ml6800 ml
3 mesi150-160 ml5800 ml
4 mesi180 ml5900 ml
5 mesi210 ml51000 ml
6 mesi250 ml3-
7 mesi250 ml2-

Nei primi mesi è comunque opportuno verificare l’incremento di peso: la crescita del bambino deve essere costante, di circa 150 -200 gr a settimana nei primi 3 mesi (leggi le tabelle di crescita del neonato per saperne di più).

Non è necessario pesare il bambino ad ogni poppata, anzi risulta dannoso in quanto accresce l’ansia nella mamma: durante il giorno il bambino può avere variazioni di peso interessanti. E’ importante però che il peso venga controllato settimanalmente. Potete quindi procurarvi una bilancia per neonati oppure fare affidamento al consultorio pediatrico più vicino.

Come si prepara il latte in polvere?

Neonato o non, la tecnica è sempre la stessa, ma ogni mamma che abbia almeno una volta preparato il biberon a suo figlio sa quanto possa essere stressante avere l’impressione di non aver seguito la giusta procedura giusta, anche dopo aver letto e riletto le indicazioni scritte dietro la confezione.

Per chiarirvi una volta per tutte le idee, ecco tutta la procedura per preparare il latte in polvere (neonati e non le fasi sono le stesse) in 10 facili step:

•   Step 1: Lavarsi prima di tutto le mani e pulire e disinfettare la superficie che intendete utilizzare come piano di appoggio;

•   Step 2: Riempire il bollitore con almeno 1 litro di acqua fresca (non usare acqua che è stata bollita prima); far bollire e poi raffreddare l’acqua per non più di 30 minuti, in modo che rimanga a una temperatura di 70 ° C;

•   Step 3: Lavare e sterilizzare nel frattempo il biberon e la tettarella che utilizzerete per somministrate il latte al bambino; una volta che i vostri accessori saranno perfettamente puliti, lasciateli raffreddare nello sterilizzatore scoperchiato; evitate in alcun modo di mettere biberon e tettarella sul piano di lavoro sporco o di asciugarli con uno strofinaccio qualsiasi che avete in cucina;

•   Step 4: Iniziate ad assemblare il latte seguendo le indicazioni del produttore; versate nel biberon l’acqua necessaria e controllate che il livello raggiunto lungo le lineette sia quello richiesto dalle istruzioni;

•   Step 5: Aggiungete, mentre l’acqua è ancora calda, la dose di latte in polvere prevista per la quantità d’acqua versata, avendo cura di livellare con un coltello perfettamente pulito il bordo del misurino con cui avrete raccolto il latte dal barattolo; fate inoltre sempre attenzione a non eccedere con le quantità di polvere perché questo potrebbe provocare costipazione nel lattante; assolutamente vietato aggiungere zucchero, biscotti o cerali al latte almeno fino a che il bambino non avrà introdotto i cibi solidi nella sua dieta;

•   Step 6: Assicurarsi di aver chiuso perfettamente la confezione di latte in polvere una volta che avrete preso la quantità necessaria;

•   Step 7: Mettete la tettarella dentro la ghiera e ricomponete il biberon, avendo cura di far corrispondere i due punti della valvola anti- colica se presente; coprire la tettarella con il tappo e agitare la bottiglia fino a quando la polvere è sciolta;

•   Step 8: Fate raffreddare la formula prima di darla a bere al bambino; se il vostro piccolo dovesse essere particolarmente impaziente, potete raffreddare il biberon mettendolo sotto il getto dell’acqua fredda, avendo cura di non bagnare la parte superiore della bottiglia;

•   Step 9: Se non siete sicure della temperatura del latte, fate cadere qualche goccia sulla parte interna del polso per verificare che non sia ancora troppo caldo; ricordare che la temperatura giusta è più o meno intorno ai 36/37 gradi, più o meno pari alla temperatura interna del nostro corpo;

•   Step 10: Ricordate di buttare sempre il latte in polvere avanzato dopo la poppata.

Ora dovreste essere pronte per preparare il latte in polvere già dai primi giorni! Ricordate comunque che potrete trovare sempre un valido supporto presso il consultorio familiare più vicino a voi.

Un’ultima raccomandazione sul latte artificiale

Ricordate che non c’è latte migliore di quello materno, quindi le organizzazioni mondiali dall’Unicef all’OMS, raccomandano l’allattamento naturale.

Siamo coscienti, essendo mamme, del fatto che sia difficile iniziare l’allattamento, proseguirlo e mantenerlo anche dopo il rientro a lavoro.

Ci sono delle strutture a supporto in ogni consultorio familiare. Non fatevi influenzare da pubblicità ingannevoli o da consigli che pensiate siano interessati, anzi segnalateli scrivendo ad IBFAN Italia, associazione che si occupa da anni di raccogliere le violazioni segreteria@ibfanitalia.org.

Nessuno se non che la mamma ha diritto a scegliere se allattare al seno o artificialmente. Per questo si deve essere ben informati.

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