Neonato 11 Mesi: Sviluppo Fisico e Psichico del Bambino

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Neonato 11 mesi sviluppo

La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  Neonato 11 Mesi

Ad 11 mesi un neonato avrà probabilmente imparato a gattonare e a fare brevi camminate sorretto da voi o appoggiandosi a mobili e pareti.

Compiendo tutti questi movimenti non solo il bambino rafforza i suoi muscoli, ma acquisisce anche maggiore sicurezza di sé e dei movimenti che gli serviranno per camminare in modo autonomo.

Questi timidissimi colpi d’ala del vostro piccolo rappresentano quindi un primo passo verso la sua autonomia: è dunque vostro compito incentivarlo con coccole e sorrisi a spiccare il volo!

E’ inoltre molto importante che un neonato ad 11 mesi, anche attraverso il gioco guidato, venga stimolato a scoprire cosa gli piace, proponendogli nuove attività da fare sia da solo che in vostra compagnia.

Insegnateli, ad esempio, ad afferrare dei piccoli libri di cartone e a sfogliarne da solo le pagine: questo lo aiuterà a migliorare l’uso della mano e stimolerà anche la sua curiosità verso la lettura.

Promuovere la sua autonomia, significa anche incoraggiarlo a mangiare da solo, invitandolo ad usare le posate per portarsi i bocconi di cibo alla bocca.

L’alimentazione a 11 mesi dovrà quindi essere un’occasione ulteriore per promuovere la sua indipendenza e per condividere insieme a voi e al resto della famiglia uno dei momenti fondamentali della giornata.

Cercate pertanto di far mangiare sempre il neonato insieme a voi, proponendogli piatti il più possibile simili ai vostri e incoraggiandolo a nutrirsi da solo.

Di seguito rispondiamo a tante altre domande sulla crescita di un bambino di 11 mesi.

Quali e quante cose potrà fare da solo un bambino di 11 mesi?

Ora che il vostro bambino è sulla soglia del suo primo compleanno, ci saranno molte cose che sarà in grado di fare da solo.

Fra queste, ad esempio, ci saranno il portarsi la tazza alla bocca per bere e il nutrirsi da solo tramite un cucchiaino o una forchettina in plastica.

Vostro figlio probabilmente sarà anche in grado di scegliere il suo peluche preferito dalla cesta dei giochi e di lavarsi le mani sotto la fontana se incoraggiato.

Alcuni bambini a questa età riescono perfino ad togliersi i calzini o la felpa se viene loro insegnato.

Vedere il vostro neonato ad 11 mesi già così autonomo e indipendente potrebbe farvi pensare che siano passati anni luce da quando l’avete preso in braccio la prima volta subito dopo il parto.

In verità vostro figlio ha ancora moltissimo bisogno di voi, non solo per quanto riguarda l’essere nutrito, vestito e lavato, ma soprattutto perché fino a che non avrà raggiunto la sua piena maturazione come individuo spetterà a voi genitori guidarlo e indirizzarlo verso un corretto stile di vita.

L’imposizione di regole, dalle più semplici alle più complesse, è utile per far comprendere al bambino ciò che è lecito e ciò che non lo è.

Anche se rispetto al passato il rapporto genitori e figli si è molto ammorbidito e ai bambini viene lasciato molto più spazio di azione rispetto a prima, è pur vero che il ruolo più importante di ogni madre e di ogni padre è quello di stimolare nel bambino l’interiorizzazione di una serie di regole e di valori che saranno fondamentali per la sua crescita futura.

Se da una parte quindi è vostro compito in qualità di genitori incentivare la sua autonomia, dall’altra spetta sempre a voi fissare dei paletti e delle linee guida che siano dei punti fermi in grado di indirizzare il suo comportamento nella sua vita presente e futura.

Come comportarsi quando il bambino fa i capricci?

Nel caso di bambini particolarmente capricciosi, potrebbe essere difficile anche al più paziente dei genitori imporre delle regole.

In generale, raggiunto il primo anno di vita, ciascun neonato tenderà ad utilizzare la parola “No” allo scopo di affermare la sua personalità su quella degli adulti.

Il capriccio potrebbe anche essere il modo per manifestare un disagio od una frustrazione, quindi è molto importante che il genitore si mantenga sempre calmo e paziente di fronte anche alle più estenuanti reazioni di rabbia e di pianto da parte del proprio bambino.

Questo però non significa assecondare in tutto e per tutto il comportamento del neonato, soprattutto quando si tratta di reazioni nei confronti di regole imposte per tutelare la sua salute e la sua sicurezza.

Se al bambino viene detto di non mangiare troppi biscotti, qualora dovesse ribellarsi per averne ancora un altro piangendo, il compito della mamma e del papà e di continuare a negare un’altra porzione. Qualora vostro figlio dovesse strillare perché non vuole stare nel seggiolino omologato durante gli spostamenti in auto, non dimenticate mai che la sua sicurezza viene prima di tutto.

Di fronte al capriccio, la reazione migliore è quella di cercare di distrarre il vostro piccolo cantando una canzoncina o raccontandogli la sua favola preferita.

Maggiore fermezza userete nell’imporre le vostre regole, maggiormente il bambino imparerà a rispettarle, in quanto comprenderà in breve che i suoi capricci non servono a niente.

Quali attività è possibile fare per intrattenere e stimolare il bambino durante il giorno?

In media un neonato di 11 mesi dormirà dalle 9 alle 12 ore al giorno, ma anziché frammentare il suo sonno in tanti riposini, adesso è probabile che dorma per almeno 8 ore la notte e faccia un unico sonnellino pomeridiano di solito dopo aver pranzato.

Questo significa che avrà davvero molte ore a disposizione durante il giorno per dedicarsi al gioco e ad una miriade di altre attività volte a stimolare, ad esempio, l’apprendimento della parola e del linguaggio.

Un neonato ad undici mesi avrà infatti imparato il significato di un discreto numero di vocaboli di uso comune e potrebbe anche essere in grado di ripeterli.

E’ possibile incoraggiare il suo interesse a parlare rispondendo alle sue espressioni ancora incerte e balbettando a vostra volta.

Questo tipo di interazione è fondamentale per insegnare il vostro bambino la comunicazione bidirezionale.

Potreste inoltre stimolare il suo intuito e la sua memoria facendogli vedere un giocattolo e andando poi a nasconderlo in modo che non sia del tutto invisibile, per fare in modo che possa essere in grado di ritrovarlo. Oppure, Potreste fargli vedere delle immagini su un libro ed invitarlo a riconoscere i personaggi e gli oggetti ritratti dicendone il nome ad alta voce.

E’ necessario continuare a dare il latte ad un bambino di 11 mesi?

L’alimentazione di un bimbo di 11 mesi sarà basata principalmente su una serie di pasti a base di cibi solidi in cui dovranno essere inclusi tutti i nutrienti principali per favorire il suo sviluppo fisico ed intellettivo.

Sarà dunque importante che la sua dieta preveda almeno 3/ 4 porzioni di frutta e verdura, 3 porzioni di cereali (pasta, pane, riso), 2 porzioni a base di cibi proteici (carne bianca e rossa, pesce, uova, formaggi freschi).

Il bimbo dovrà anche assumere liquidi in quantità sufficiente da compensare la perdita tramite la sudorazione, soprattutto se in estate.

Per quanto riguarda il latte (qui le linee guida per sceglierlo e farlo), ad 11 mesi un neonato potrà tranquillamente ricevere un solo biberon da 300 ml al mattino, preferibilmente senza aggiunta di zuccheri o biscotti.

Molti bambini infatti verso l’anno abbandonano la poppata notturna, anche se in certi casi i genitori preferiscono continuare a somministrare al neonato una dose aggiuntiva di latte prima di metterlo a letto per assicurarsi che abbia la quantità di calorie necessarie per soddisfare il suo fabbisogno giornaliero.

Il mantenimento di questa abitudine potrebbe essere utile se vostro figlio fosse di scarso appetito o troppo pigro per completare i pasti che gli proponete durante il giorno. Qualora invece il vostro bimbo mangiasse sempre tutto quello che ha nel piatto, chiedendone perfino il bis, la somministrazione del biberon notturno potrebbe essere del tutto superflua e non necessaria.

Ricordate infine che se il bambino viene ancora nutrito al seno (così come fortemente consigliato dall’OMS) è probabile che, raggiunti gli 11 mesi, la richiesta di latte materno non corrisponda a fame quanto piuttosto ad un bisogno inconscio di essere coccolato e rassicurato dalla madre.

E ora che abbiamo un quadro completo del neonato di 11 mesi, scopriamo subito cosa succederà al bambino di un anno.

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