Neonato di 12 mesi: Sviluppo e Progressi del Bambino a 1 Anno

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La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  Neonato 12 Mesi

Finalmente il vostro bambino ha compiuto un anno: vi sembrerà di aver raggiunto un grandissimo traguardo e guardandovi indietro vi renderete conto di quanto la vostra vita sia cambiata negli ultimi dodici mesi.

E’ probabile che il bambino di un anno abbia già imparato a camminare e a dire le sue prime paroline.Giorno dopo giorno, apprenderà il significato di nuovi vocaboli, utilizzandoli per indicare gli oggetti e comunicare con voi in modo sempre più appropriato.

Ad un anno il bimbo comincerà anche ad interagire maggiormente con gli estranei e spesso le uscite al parco diventeranno un’occasione di gioco con altri bambini della sua età.

I caratteri più intraprendenti richiederanno sicuramente una grande attenzione soprattutto perché, ora che il bimbo è in grado di spostarsi con le sue gambe, il suo raggio di azione risulta notevolmente amplificato, così come le occasioni per cadere e farsi male.

I bambini di 1 anno, infatti, ancora non riescono a valutare in modo adeguato il pericolo, quindi sarà necessario che i genitori siano molto vigili, eliminando e riducendo i rischi presenti nella casa come ad esempio mettere in sicurezza prese e cassetti e chiudere sempre a chiave porte e finestre.

Anche un semplice vaso o una pentola di acciaio potrebbero rivelarsi un pericolo qualora il vostro piccolo li afferrasse facendoseli cadere sui piedi!

Cercate quindi di prevenire ogni eventuale rischio che potrebbe ledere alla salute di vostro figlio: se, ad esempio, avete un animale domestico in casa, insegnate fin d’ora al bambino come comportarsi in sua presenza, invitandolo a non tirargli la coda o a non disturbarlo mentre mangia o dorme per non rischiare che possa morderlo o graffiarlo.

Scopriamo assieme tutto quello che riguarda un bambino di 12 mesi: dalle regole all’alimentazione, dalla crescita al gioco.

Quali e quante regole si possono dare ad un bimbo di 12 mesi?

La comunicazione con vostro figlio sta diventando sempre più bidirezionale: è in grado ora di comprendere il significato di molte parole e anche di ripeterle per comunicare con voi.

Dato che il suo grado di comprensione è abbastanza notevole, potete iniziare ad insegnarli le buone maniere, come ad esempio a dire per favore e grazie; potreste anche riuscire a convincerlo a riordinare i suoi giocattoli e a lavarsi da solo le mani ed il viso prima di andare a dormire.

L’imposizione di queste semplici regole spianeranno la strada per la sua completa indipendenza, in quanto egli comincerà ad compiere alcuni gesti essenziali in modo corretto e del tutto autonomo dai genitori.

Non desistete quindi qualora vostro figlio dovesse opporsi e fare dei capricci nei confronti di alcune regole che gli avete imposto: solo così, infatti, riuscirete ad infondergli i giusti valori che gli serviranno per la sua vita di adulto.

Ad un anno è ancora necessario imporre al bambino il riposino pomeridiano?

Uno dei piccoli lussi di quando si ha un neonato è rappresentato dal pisolino pomeridiano, che permette alla madre di ricaricarsi e riposare.

Compiuto il suo primo anno di età, vostro figlio potrebbe cominciare a non voler più dormire di giorno. In generale, soprattutto se il bimbo si sveglia molto presto al mattino per andare a scuola, non ci sono motivi per abbandonare questa abitudine, cercate pertanto di aiutare il vostro piccolo a prendere sonno almeno per un’ora a due al giorno una volta terminato il pranzo.

Potreste incoraggiarlo creando una routine quotidiana per cui, ad esempio, subito dopo aver mangiato, venga subito indirizzato verso la sua stanza per il riposino.

E’ probabile che i bambini particolarmente intraprendenti e capricciosi si ribellino rialzandosi dal letto e tornando da voi: cercate di essere molto risoluti e di rendere più piacevole il sonno del vostro piccolo raccontandogli  una storia o facendogli vedere una puntata del suo cartone preferito.

Se vostro figlio protestasse anche la sera al fine di rimandare il momento di essere messo a letto, ricordate sempre che avere un buon riposto notturno è fondamentale per il suo sviluppo psicofisico.

Anche in tal caso risulta utile creare delle abitudini, come fare il bagnetto o leggere una favola, in modo che il bambino capisca quando è arrivato il momento per lui di andare a dormire.

In molti casi, nel rifiuto di dormire si cela solo la volontà del vostro piccolo di avere qualche coccola in più prima di coricarsi: non siate dunque avari di baci e di carezze nel momento in cui gli state mettendo il pigiamino o lo state preparando per andare a letto.

Un bambino di 12 mesi è già in grado di imparare delle nozioni elementari?

Ogni abilità intellettuale del bambino può essere stimolata dai genitori attraverso alcuni giochi molto semplici.

Se volete, ad esempio, che il neonato impari più velocemente il nome degli oggetti, ripetete spesso alcuni vocaboli di uso comune e chiedete a vostro figlio di indicare a cosa corrispondano.

All’inizio potrebbe anche sbagliare, ma vedrete che alla fine sarà in grado di memorizzare moltissime parole ed usarle in modo appropriato per comunicare con voi.

A 12 mesi egli potrebbe inoltre anche imparare i nomi dei colori e altre piccole nozioni come contare da uno a dieci se correttamente stimolato.

Grazie ad un piccolo registratore potreste anche fargli sentire il verso di qualche animale ed invitarlo ad indicare su di un libro a quale specie corrisponda.

Oppure mettete davanti a lui dei cubetti di plastica colorata e chiedetegli di passarvi quello rosso o giallo: è probabile che sarà già perfettamente in grado di individuare il colore giusto e di allungarvelo con disinvoltura, in attesa di ricevere da voi un caloroso applauso.

E’ il caso di preoccuparsi se ad un anno il bambino non ha ancora iniziato a camminare?

Anche se la gran parte dei bambini iniziano a camminare intorno agli 11 mesi, non è il caso di fare un dramma qualora vostro figlio a questa età ancora non avesse iniziato a muovere i suoi primi passi.

Ogni bambino è diverso dall’altro e il suo sviluppo, anche per quanto riguarda il coordinamento motorio, la stabilità e l’equilibrio, procede diversamente da soggetto a soggetto.

A volte i bambini ritardano questa fase perché hanno un peso del corpo eccessivo (qui le tabelle peso-altezza per verificarlo) o perché mancano di fiducia.

Può capitare inoltre che non sappiano ben posizionare il piedino a terra, magari perché appoggiano prima le punte o il bordo esterno della pianta.

Siate molto pazienti ed incoraggiatelo ad avere maggiore sicurezza e fiducia in sé stesso, indicandoli come mettere il piede a terra e facendogli fare degli esercizi per rafforzare la muscolatura come passare dalla posizione seduta a quella alzata e viceversa facendo leva sulle mani e sulle ginocchia.

Quali nuovi cibi si possono introdurre nella dieta di un bambino di 12 mesi?

Per controllare meglio l’alimentazione di vostro figlio e garantire il suo corretto sviluppo, potrebbe essere utile stabilire un menù settimanale al bambino di 12 mesi, avendo cura di introdurre tutti i nutrienti necessari alla sua crescita.

Per la corretta alimentazione del bimbo di un anno, chiedete consiglio al pediatra per creare un menù.

In via del tutto generale, gli alimenti che si possono introdurre nella dieta di un bambino di un anno sono: uovo intero, latte vaccino (meglio se fresco ed interno, per garantire la presenza di tutti i nutrienti), tutti i tipi di cereali e di legumi e varie specie di pesce e formaggi ancora non introdotti nella dieta.

Escludere mitili, cozze, funghi e alcuni ortaggi come i carciofi, il peperone e la melanzana che potrebbero causare reazioni allergiche.

No ancora al sale, ad alcuni additivi come il dado e lo strutto, agli insaccati come il salame, la pancetta e la mortadella, troppo ricchi di grassi e conservanti, agli arachidi e alla frutta secca in genere.

Fra le ricette adatte ad un bimbo di 12 mesi ci sono sicuramente le frittate a base di uova e verdure, non fritte ma cotte al forno con l’aggiunta di qualche cucchiaio di latte e parmigiano.

In alternativa alla pasta, potreste poi stuzzicare l’appetito di vostro figlio con un risotto, la cui morbida consistenza è di solito molto apprezzata anche dai più piccoli: gli abbinamenti possibili sono infiniti, potreste ad esempio unire al cereale dei legumi oppure delle verdure come zucca, zucchine o spinaci frullati, mantecando il tutto con una spolverata di parmigiano, senza esagerare comunque perché consiste in una proteina ed è anche un alimento molto sapido.

Per rendere infine più gustosa la carne, potreste abbinarla a delle verdure e preparare delle ottime polpette da cuocere in forno.

Se il bambino fosse infine di scarso appetito potete incentivarlo proponendo piatti allegri e colorati, magari componendo delle faccine simpatiche, dei funghetti o delle casette sovrapponendo fra loro verdure, pasta, carne bianca o rossa, pesce.

Evitare ancora cibi fritti e troppo elaborati, anche se sono consentiti una volta ogni tanto una cotoletta o dei bastoncini di pesce dorati al forno.

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