Cause, Sintomi e Rimedi per il Raffreddore nel Neonato e nei Bambini

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3. Come comportarsi in presenza di raffreddore in un neonato?

Il più delle volte il bambino guarirà da solo dal raffreddore nel giro di alcuni giorni.

Sarà sufficiente tenerlo a riposo e al caldo, aiutandolo ad espellere il muco in eccesso con frequenti lavaggi nasali con soluzione salina, aspiratore o siringa a bulbo.

In presenza di febbre, le uniche tipologie di farmaci che potete somministrare sono quelle a base di paracetamolo o ibuprofene, attenendovi alle dosi consigliate dal vostro medico.

Se il bambino ha il naso completamente chiuso e non riesce a dormire, provate prima di tutto a distenderlo con la testa leggermente rialzata per favorire la fuoriuscita del muco. Alcune mamme notano ad esempio che il presenza di raffreddore nel neonato farlo dormire in posizione semi- eretta, come ad esempio sul passeggino o nel sediolino dell’auto agevola il suo sonno perché facilità l’espulsione del catarro.

Risulta poi molto importante invogliare il bambino a non ridurre frequenza e durata delle poppate, anche se probabilmente avrà meno appetito del solito e sarà molto più difficile per lui mangiare per via del naso chiuso.

L’ingestione di liquidi come il latte materno o quello in polvere, oltre a rimettere in forze il neonato, facilita anche il suo processo di guarigione in quanto mantiene il muco fluido e ripristina il grado di idratazione in presenza di febbre.

Se il neonato si rifiutasse quindi di mangiare, e la febbre dovesse protrarsi per più giorni superando i 38 gradi, sarà opportuno informare subito il medico e somministrare delle soluzioni saline per favorire la re-idratazione.

In molti casi, si rivela molto utile effettuare l’aerosol ai bambini affetti da raffreddore, soprattutto se in presenza di tosse.

L’aerosol permette, infatti, di far arrivare le particelle di farmaci nebulizzate direttamente laddove servono, vale a dire nelle basse vie respiratorie del bambino, facilitando la rimozione del muco e il ritorno alla normale respirazione.

In ogni caso, chiedete sempre consiglio al vostro medico sui farmaci da utilizzare e sulle dosi, e qualora dopo qualche giorno di trattamento vi sembra che la terapia non faccia effetto non esitate a chiedere di nuovo un parere medico, soprattutto se il bambino ha meno di 3 mesi e appare molto debilitato.

Altri accorgimenti che si possono utilizzare soprattutto per alleviare i sintomi sono l’uso di un de-umidificatore per mantenere umida l’aria e l’impiego di un vaporizzatore con l’aggiunta di 1 o 2 gocce di mentolo, eucalipto o olio di pino per facilitare la respirazione e l’espulsione del muco dalle alte vie respiratorie.

In alcuni casi, può essere utile chiudersi con il neonato per 15 minuti nella stanza da bagno, aprendo tutti i rubinetti dell’acqua calda e facendogli respirare i vapori.

Infine se il vostro bambino ha superato i 6 mesi ed è già svezzato, potete provare a somministrargli molti liquidi come brodo vegetale o di pollo, succo di mela o di arancia e alimenti ricchi di vitamine.

Da evitare invece il miele, almeno fino a quando il vostro bimbo non avrà compiuto un anno, in quanto potrebbe contenere sostanze tossiche come il botulino, in quantità insignificanti per un adulto ma molto pericolose per neonato di basso peso.

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