Come Sconfiggere la Stitichezza: i Rimedi Naturali per Neonati e Bambini

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4. Quando invece è necessario introdurre dei farmaci per contrastare la stipsi?

Quando, in presenza di stitichezza, rimedi come quelli descritti sopra non sortiscono alcun effetto, allora è necessario consultare subito il pediatra per stabilire se necessario introdurre farmaci.

Prima di prescrivere dei medicinali, il medico potrebbe suggerire di effettuare la stimolazione rettale con un cotton fioc o con la punta del termometro rettale: in molti casi sarà sufficiente sfiorare la parte esterna dell’ano del bambino per ottenere il risultato desiderato.

Se anche questo rimedio non dovesse funzionare e il bambino continuasse  a non evacuare, o ad evacuare con difficoltà, allora è molto probabile che vi siano prescritti dei farmaci specifici per favorire il transito delle feci del neonato.

I più comuni sono i microclismi a base di glicerina o le supposte (queste ultime da scegliere nelle formulazioni specifiche per bambini): si tratta di farmaci molto semplici da utilizzare, con pochi o nulli effetti collaterali che di solito permettono di risolvere il problema nel giro di pochissime ore.

Se la stitichezza non è occasionale ma tende a ripresentarsi con una certa frequenza nel bambino, il medico potrebbe anche suggerirvi di introdurre nella sua dieta alcune sostanze naturali come la senna, un lassativo naturale vegetale, e il lattulosio, uno zucchero sintetico usato per trattare la costipazione anche nelle donne in stato di gravidanza.

Anche l’uso di integratori a base di fibre solubili come le pectine possono favorire le evacuazioni, stimolando il transito delle feci e il movimento intestinale.

Chiedete comunque sempre il parete del vostro pediatra prima di somministrare questo tipo di sostanze al vostro piccolo.

Qualora infine il neonato dopo i primi sintomi di stitichezza iniziasse a peggiorare, manifestando disappetenza, calo ponderale o sangue nelle feci, sarà opportuno farlo visitare da uno specialista per escludere un problema più serio soprattutto se ha un’età inferiore ai 4 mesi e non presenta movimenti intestinali da più di 24 ore.

 

 

 

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