Varicella: Sintomi, Cure e Vaccino. Scopri Tutto Quello Che c’è da Sapere sul Virus

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Varicella: contagio del virus

La varicella si diffonde molto facilmente attraverso il contatto con persone infette.

E’ sufficiente stare in una stanza con una persona che ha la varicella, per rischiare di contrarre il virus. Se un bambino ha la varicella, è molto probabile che la trasmetta in famiglia.

E’ già contagiosa 2 giorni prima che appaiano le bolle e resta tale fin quando non scompaiono tutte le croste.

Per questo si raccomanda alle mamme di non mandare a scuola e di non portare in qualsiasi luogo affollato, i propri bambini fino a quando non siano sparite tutte le crosticine.

Basta molto poco per diffondere la varicella:

  • Saliva
  • Colpi di tosse
  • Starnuti
  • Bolle rosse (in particolare il liquido in esse contenuto).

Per limitare la trasmissione della varicella lavate spesso le mani, specie prima dei pasti e dopo essere stati in bagno.

Varicella: chi colpisce

Chiunque non abbia avuto la varicella può contrarla in qualsiasi momento e il rischio si moltiplica per:

  • Chi è entrato in contatto con persone infette.
  • Bambini al di sotto dei 12 anni.
  • Adulti che vivono con bambini.
  • Adulti che frequentano strutture scolastiche.
  • Chi ha problemi al sistema immunitario a causa di una malattia o dell’uso di farmaci

Una volta che si è avuta la varicella si è immuni dal virus per tutta la vita, quindi non si contrare più anche se si viene a contatto con persone infette.

Varicella: sintomi

L’incubazione della varicella è di due o tre settimane circa. I primi sintomi si verificano trascorso questo periodo.

Il sintomo più comune ed evidente è il rash cutaneo ovvero le caratteristiche bolle pruriginose che possono colpire tutto il corpo.

Ma in realtà prima che le bolle compaiano si è già infettati dal virus e si presentano altri sintomi della varicella più comuni e difficili da ricollegare al virus. Si tratta di:

  • Febbre (tra i 38,3° e i 38,8°)
  • Mal di testa
  • Mal di gola
  • Inappetenza

Solo dopo qualche giorno appare il rash che si sviluppa in più fasi.

  1. All’inizio compaiono delle bolle molto simili alle punture d’insetto. Prima le bolle colpiscono il petto o la schiena e la faccia, per poi diffondersi su tutto il corpo. Possono svilupparsi anche sul cuoio capelluto e nell’area dei genitali.
  2. Successivamente (massimo il giorno dopo) le bolle si trasformano in vesciche gonfie e piene di un liquido che rompendosi fuoriesce.
  3. Dopo qualche giorno le bolle si asciugano formandosi una crosta marrone.
  4. Nell’arco di una o due settimane le croste vengono via e la malattia non è più contagiosa.

Per comprendere come si evolve il rash cutaneo da varicella, immagini presenti online possono risultare molto utili.

Le bolle sul corpo non sono tutte nella stessa fase contemporaneamente. Alcune possono essere ancora vesciche mentre altre sono già diventate croste. Tuttavia non si è più contagiosi solo dopo che tutte le crosticine sono venute via.

Come diagnosticare la varicella

E’ difficile capire di avere la varicella quando ancora non è comparso il rash cutaneo. In quanto febbre e mal di gola possono essere considerati una banale influenza. Tuttavia quando si riscontrano strane bolle rosse sul corpo è bene farsi visitare dal medico di famiglia. Soprattutto se si tratta di neonati, adulti, anziani, donne in gravidanza per i quali le complicazioni della varicella possono essere particolarmente gravi.

Di solito il medico diagnostica la varicella con un esame fisico delle bolle rosse.

Come si cura

Nella maggior parte dei casi vengono prescritte delle cure solo per attenuare la sensazione di prurito ed evitare che le bolle possano infettarsi. Il sistema immunitario deve lavorare per sconfiggere da solo il virus della varicella.

L’antibiotico non va bene, trattandosi di un virus serve un antivirale. E’ il medico che valuta se prescriverlo o meno a seconda della singola situazione.

L’antivirale può essere opportuno per i soggetti a rischio quali neonati, donne in gravidanza, persone che hanno gravi patologie che compromettono il sistema immunitario. Meglio evitarlo negli altri casi.

Potrebbe essere necessario l’antibiotico se le bolle si trasformano in piaghe infette.

Come calmare il prurito

Ecco un elenco di consigli più efficaci per calmare il fastidioso prurito da varicella.

  • Usare prodotti all’avena per la detersione del corpo. L’avena è molto delicata e rinfrescante quindi aiuta a trovare sollievo.
  • Fare impacchi freddi sulle zone colpite da pustole.
  • Esistono farmaci da banco (creme, gel) che hanno la funzione di lenire il prurito.
  • Indossare vestiti freschi e di cotone per limitare il fastidio alla pelle.
  • Fare bagni in acqua fredda o tiepida (non calda). Il bagno non contribuisce a diffondere il rash cutaneo.
  • Non grattarsi anche se difficile è il modo migliore per non infettare le bolle (per i bambini piccoli coprite le mani con calzini di cotone o guanti, così che non si lesionino la pelle).
  • Tenere le unghie molto corte per evitare graffi che possono infettare le bolle.
  • Chiedere al medico quali creme sono più indicate per il rash che colpisce la zona dei genitali o la bocca.
  • La tachipirina va assunta nel caso di febbre.
  • Non somministrare l’aspirina. E’ stata rilevata una correlazione tra somministrazione dell’aspirina in soggetti affetti da varicella e una rara e grave patologia (Sindrome di Reye) che può portare alla morte.
  • Prediligere un’alimentazione leggera, sana e ricca di liquidi, perchè si potrebbero avere fastidi alla bocca.

Complicanze

Fino a qui abbiamo compreso che la varicella guarisce senza particolari cure entro qualche settimana. Tuttavia in casi rari ci possono essere delle complicazioni.

E’ necessario rivolgersi al medico se:

  • L’eruzione colpisce gli occhi
  • La febbre non scende entro qualche giorno (può esserci un’infezione batterica)
  • Nel caso di vertigini, problemi respiratori, stato confusionale
  • Se dalle bolle fuoriesce pus giallognolo.

Soggetti a rischio

Ci sono dei soggetti in cui è più facile (anche se raro) che in caso di varicella si verifichino delle complicazioni. Si tratta di:

  • Neonati
  • Anziani
  • Persone che hanno problemi al sistema immunitario (per es. perchè già malati)
  • Donne incinte

Questi soggetti possono incorrere in problemi ai polmoni (es. polmonite) o artriti.

Le donne incinte che contraggono la varicella hanno una minima, ma possibile probabilità che diano alla luce bambini con problemi (come testa piccola, scarsa crescita, problemi allo sviluppo del cervello o agli occhi).

Per tutti questi soggetti può essere opportuna una terapia antivirale, che attenuando i sintomi della varicella aiuta a combatterla più in fretta scongiurando il rischio di complicazioni.

Le donne che non hanno avuto la varicella e vogliono avere un bambino farebbero bene ad informarsi circa la possibilità di sottoporsi al vaccino varicella.

Le donne che hanno avuto la varicella prima della gravidanza durante l’allattamento trasmettono l’immunità al neonato, l’effetto dura per una massimo di 5 mesi.

Herpes zoster

Chi ha avuto la varicella sviluppa l’immunità contro il virus che comunque rimane dormiente nel sistema nervoso. L’Herpes Zoster è un virus diverso dalla Varicella Zoster ma è causato da essa, colpisce le persone che hanno avuto la varicella.

E’ molto raro che ciò accada in adoloscenza o gioventù. Di solito l’Herpes zoster colpisce gli anziani che in un momento in cui le difese immunitarie sono abbassate, contraggono il virus riattivito.

I sintomi sono simili a quelli della varicella con febbre, mal di testa e rash cutaneo e questa infezione è meglio conosciuta come Fuoco di Sant’Antonio.

Come prevenire la varicella

L’unico modo per prevenire la varicella è il vaccino. Il vaccino varicella è molto efficace, riesce ad evitare che si venga contagiati dal virus nel 90% dei casi. Viene somministrato per iniezione in due dosi.

I ragazzi di età superiore ai 13 anni e gli adulti che non hanno contratto il virus della varicella e che voglio vaccinarsi possono farlo con due dosi somministrate ad un mese di distanza.

E’ opportuno che si sottopongano a vaccino gli adulti che sono a stretto contatto con soggetti contagiati (per  es. personale medico).

Varicella bambini: quando e come vaccinare

Il vaccino varicella non è tra quelli obbligatori per legge. Tuttavia visto che i bambini sono tra i soggetti più a rischio è consigliabile sottoporsi a vaccinazione.

Se somministrato prima dell’anno una dose deve essere ricevuta tra i 12 e i 15 mesi ed un’altra tra i 4 e i 6 anni d’età.

I bambini di età superiore ai 6 anni ed inferiore a 13 che non hanno avuto la varicella possono vaccinarsi. Le due dosi vengono somministrate ad almeno 3 mesi di distanza.

I bambini vaccinati non contraggono il virus, nei casi in cui accada si tratta di forme molto lievi. I bambini non vaccinati devono stare a casa fino a quando non sono guariti.

Effetti collaterali del vaccino

Come per qualsiasi altro vaccino è possibile che la zona in cui è stata fatta l’iniezione si arrossi. Si potrebbe provare stanchezza e avere qualche linea di febbre. In casi rari ci potrebbe essere una reazione allergica.

Può capitare che si contragga una forma molto lieve di varicella che di solito non riechiede nessun trattamento.

In Italia il vaccino contro la varicella non è sempre gratuito, di solito ha un costo che va dai 40,00 ai 50,00 €. Per maggiori informazioni chiedete all’Asl di appartenenza.

 

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