Differenze fra Pannolini Cari ed Economici: Come Sono Fatti e la Guida per Usarli Correttamente

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pannolini opinioni

Oggi è molto difficile pensare ad un mondo privo di pannolini usa e getta. Introdotti tra gli anni ’60 e ’70, hanno dalla loro parte, il grande vantaggio di essere comodi.

Sono così comodi, che buona parte dei genitori ignora di quali materiali siano composti. Sarebbe invece interessante sapere, cosa c’è nei pannolini monouso, visto che si tratta del prodotto, che nei primi anni di vita, per più tempo sta a contatto con la pelle delicata dei nostri piccoli.

Questo è lo scopo dell’articolo. Troverete un’esauriente spiegazione di come è fatto un pannolino monouso. Cercheremo inoltre, di chiarire se i suoi materiali possono mettere in pericolo la salute dei nostri figli.

Potrete finalmente chiarirvi le idee, su se valga la pena scegliere un pannolino super costoso, invece di uno economico (le oscillazioni di prezzo tra una marca e l’altra sono significative). Avrete una maggiore consapevolezza di ciò che fate indossare ai vostri bambini.

Ultimo ma non meno importante, per i genitori sicuri della scelta pratica dei monouso, troverete una mini guida al cambio pannolino.

Iniziamo subito!

Pannolini monouso: la struttura

I pannolini usa e getta all’apparenza sembrano semplici, ma in realtà sono più complessi di quel che si creda. I produttori non hanno nessun obbligo di elencazione degli elementi che li compongono, e nella maggior parte dei casi, seguono tutti lo stesso modello base.

Il rivestimento esterno

All’esterno il pannolino presenta un film di polietilene, nè più nè meno ciò che troviamo in un sacchetto di plastica. Ci sono dei pannolini composti da una bioplastica a base di risorse rinnovabili, come oli vegetali invece che petrolio.

Il rivestimento interno che sta a contatto diretto con la pelle del bambino si compone di polipropilene, un materiale molto comune che viene usato, per esempio per fabbricare la biancheria intima termica.

Entrambi i materiali sono consederati sicuri per la pelle sensibile del neonato. Alcune marche (es. Pampers) migliorano il rivestimento interno con aloe vera e vitamina E, ingredienti che spesso si ritrovano nelle creme per curare il culetto rosso.

Nucleo assorbente

La parte centrale assorbente del pannolino, è composta da pasta di legno sbiancanta con cloro, e polimeri super assorbenti costuiti da sodio poliacrilato, capaci di assorbire fino a 30 volte il peso delle urine.

Il poliacrilato di sodio dovrebbe rimanere nel pannolino, ma può accadere che ci siano delle aperture, dalle quali fuoriescono piccoli cristalli, che inevitabilmente vengono a contatto con la pelle del bambino.

Coloranti

Spesso sulla parte esterna del pannolino, ci sono delle simpatiche immagini realizzate con coloranti. I più utilizzati sono Disperse Blu 106, Blu Disperse 124, Disperse Yellow 3, e Disperse Orange 3. Il colorante può essere presente anche nell’elastico posteriore, in particolare in quelli provvisti di indicatore di bagnatura (es. pannolini Pampers Progressi), o negli elastici intorno alle gambe.

Profumi

Una piccola quantità di profumo, si trova tra il nucleo assorbente e gli strati esterni. Di solito si tratta di profumi a base di citrale, o di oli essenziali di arancia e limone, che conferiscono un odore agrumato.

L’ideale sarebbe scegliere pannolini senza profumi, coloranti, cloro e così via. Per avere più chiaro cosa scegliete, leggete l’etichetta in cui sono indicati i componenti del pannolino.

Quanto sono sicuri i pannolini usa e getta

Per capire se e quanto sono sicuri i pannolini usa e getta, è necessario analizzare i composti di cui sono fatti e i risultati degli studi e ricerche più recenti.

Poliacrilato di sodio

Secondo vari studi – tra cui i documenti dell’Occupational Safety and Health Administration degli Stati Uniti – il poliacrilato di sodio che si ritrova nei pannolini, ha un rischio limitato per la salute dei più piccoli.

Il materiale è giudicato tossico se inalato, perchè provoca irritazione alle vie respiratorie. Tuttavia il sodio poliacrilato non è irritante per la pelle, in quanto essendo un polimero si attacca insieme in lunghe catene, che sono troppo grandi per essere assorbite dalla pelle.

Capita che il poliacrilato venga mescolato con piccole quantità di acido acrilico, residuo del processo di fabbricazione. L’acido acrilico, in grandi quantità è dannoso per la pelle del bambino. Secondo un rapporto del 2009 del Journal of Toxicology and Environmental Health, la quantità di acido acrilico dei pannolini è minima, tanto da non destare preoccupazione. Molti mettono in dubbio l’attendibilità dello studio, finanziato dalla Procter & Gamble, uno dei colossi nella produzione di pannolini monouso.

Coloro che pensano che gli usa e getta siano pericolosi, sostengono che il poliacrilato di sodio, causi reazioni cutanee allergiche. Studi e ricerche mostrano che tali reazioni sono molto rare.

Un rapporto del 2008  pubblicato sulla rivista Clinics in Dermatology,  cita un solo caso di possibile reazione allergica al poliacrilato di sodio, che tra l’altro riguarda un adulto con pannolone.

La maggior parte degli studi rileva che è molto raro, che i bambini mostrino reazioni allergiche a qualsiasi componente del pannolino.

Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, centinaia di donne che utilizzavano assorbenti interni, contenenti poliacrilato di sodio, hanno sviluppato sindrome da shock tossico, una malattia potenzialmente fatale, causata da infezioni batteriche.

Quando si è saputo che lo stesso componente si trova nei pannolini per bambini, si è temuto che lo stesso problema potesse colpire i neonati. La paura si è rivelata infondata, visto che il pannolino viene indossato diversamente da un tampone interno.

Tra l’altro non è mai stato riportato nessun caso di bambino colpito da shock tossico, dovuto al pannolino usa e getta.

Coloranti

I coloranti usati nei pannolini sono sicuri. Solo raramente hanno provocato reazioni allergiche nei bambini.

Profumi

Ci sono bambini sensibili al citrale o altri profumi usati nei pannolini, ma le reazioni allergiche sono rare. Secondo un rapporto pubblicato nel 2009, del Journal of Toxicology and Environmental Health, la quantità di citrale contenuta in un pannolino, è un milione di volte più bassa di quella necessaria per provocare una reazione allergica.

Diossine

La polpa di legno è fondamentale affinchè il pannolino sia super assorbente. Il processo di sbiancamento con cloro, genera la proliferazione di altre sostanze chimiche potenzialmente preoccupanti, come le diossine, causa di tumore negli esseri umani.

Il problema non è legato solo alla salute del bambino, ma dell’ambiente in generale. Il pannolino dopo il suo uso, continua a produrre diossine che possano contaminare le acque del sottosuolo.

In realtà l’esposizione alle diossine è continua, e quelle rilasciate dal pannolino sono così poche da non costituire una minaccia. E’ ciò che emerge da uno studio pubblicato nel 2002 sulla rivista Environmental Health Perspectives, i ragazzi sono esposti milioni di volte in più a diossine, attraverso la dieta, che non con i pannolini. Le diossine sono ovunque nell’ambiente, e finiscono nel cibo, soprattutto nel grasso degli animali.

Lo studio ha rilevato che le diossine più pericolose, causa di tumori e di altre malattie, non sono presenti nei pannolini.

Il parere dei pediatri

Secondo la maggior parte dei pediatri e degli esperti, i pannolini usa e getta sono in grado di assolvere la loro funzione, senza fastidio per il bambino e preoccupazione per il genitore.

Sono tanti i medici che sottolineano come con la diffusione dei monouso, i casi di dermatite siano andati scemando nel tempo. Il potere assorbente del pannolino è in grado di tenere lontana l’umidità, prima causa di eruzioni cutanee.

Ovviamente le irritazioni non mancano, e i pediatri ne segnalano molte nella loro lunga carriera, tuttavia molto raramente sono da ricollegarsi al pannolino. Spesso quello che comunemente è chiamato eritema da pannolino, è un’irritazione post diarrea o cacca liquida, o un’infezione da lieviti.

Come devono orientarsi i genitori

In base a quanto detto, la marca del pannolino è relativamente importante. Il pannolino usa e getta segue sempre il modello base che vi abbiamo esposto, e il più delle volte si compone degli ingredienti esaminati.

I più noti, usati e pubblicizzati sono i pannolini Pampers. La ditta propone diverse linee con prezzi molto differenti, quali i pannolini Pampers Progressi, i Baby Dry e i Pampers Sole e Luna.

Alcune mamme affermano di trovarsi bene con i pannolini Chicco e i pannolini Huggies. Proprio la Huggies, di recente ha introdotto la pubblicizzata distinzione tra Huggies bimba e bimbo, in cui il nucleo assorbente è posizionato in maniera differente rispetto al solito, tenendo conto della diversa conformazione fisica di femminucce e maschietti. Anche in questo caso di fondo, i materiali sono sempre gli stessi.

Il consiglio è di provare più marche, senza disdegnare quelle più economiche come i pannolini Lidl, di cui in rete si parla molto positivamente. Scegliete quella o quelle, che fanno sentire bene il vostro bambino e non dimenticate di cercare i pannolini in offerta. Le offerte pannolini sono molto frequenti, e possono far risparmiare un bel po’ di denaro senza perdere in qualità.

Se pensate che una particolare marca di pannolini possa causare problemi a vostro figlio, provatene un’altra. Se siete sensibili all’impatto ambientale, considerate che in commercio ci sono pannolini biodegradabili, composti di materiali maggiormente rispettosi dell’ambiente.

Valutate i pannolini lavabili, che sono meno assorbenti, ma privi di coloranti, profumi e altri componenti chimici, che si trovano che comuni usa e getta.

Per il trattamento di una lieve dermatite da pannolino, l’approccio migliore è quello di cambiarlo spesso, di asciugare bene, specie nelle pieghe, prima di mettere la pasta protettiva. Inoltre non è necessario utilizzare la crema ad ogni cambio: se utilizzate troppo prodotto potreste creare da subito un ambiente umido ideale per lo sviluppo di funghi.

Se l’eruzione cutanea è più grave, meglio parlarne con il pediatra.

Come cambiare il pannolino: guida all’uso

Se siete sicuri dei pannolini monouso, e non volete fare a meno della loro comodità, ecco una piccola guida per il cambio. Troverete indicato passo passo come procedere.

Ricordate che con la pratica, ognuno trova il proprio metodo migliore. Arriverete a cambiare il pannolino in piena notte e quasi al buio!

Preparativi

Il cambio va fatto con le mani pulite. Assicuratevi di averle lavate o asciugate sotto l’acqua corrente, oppure pulitele con un disinfettante.

Fissate un luogo in cui effettuare il cambio, che sia caldo e pulito. Il fasciatoio è consigliabile, ma non necessario. Potete cambiare il bambino sul tavolo, letto o anche sul pavimento.

In tutti i casi munitevi di una coperta o un asciugamano, da stendere sotto il bambino.

Tenete sempre a portata di mano tutto l’occorrente prima di iniziare il cambio. Le cose necessarie sono:

  • Pannolini puliti
  • Salviettine monouso o panni inumiditi
  • Salviettine lavabili o acqua tiepida e tovagliolini se il vostro bimbo ha una pelle molto sensibile
  • Pasta protettiva

Se decidete di effettuare il cambio sul fasciatoio, sul letto o sul tavolo, tenete sempre una mano sul bambino. A questo scopo esistono fasciatoi con apposito cinturino.

Per nessun motivo il bambino va lasciato da solo. A qualsiasi età può muoversi e cadere.

Cambio del pannolino passo per passo

  • Aprite un pannolino pulito, posizionate la metà posteriore (quella provvista delle due linguette adesive) sotto il vostro bambino. Assicuratevi che la metà anteriore, arrivi alla vita. Questa modalità di cambio è molto comoda, perchè il pannolino pulito è subito pronto all’uso, e intanto protegge fasciatoio e asciugamano dallo sporco. Se il pannolino da cambiare è molto sporco, aiutatevi con delle traverse o dei fazzoletti usa e getta, da posizionare sotto mentre si procede al cambio.
  • Aprite le linguette del pannolino sporco e attaccatele sulla parte posteriore del pannolo, così eviterete che si attacchino al bimbo.
  • Abbassate la metà anteriore del pannolino sporco. Se si tratta di un maschietto meglio coprirlo con un panno pulito o un altro pannolino, per evitare spruzzi di urina in giro.
  • Se c’è cacca, utilizzate la metà anteriore del pannolino sporco, per pulire il bambino.
  • Piegate il pannolino sporco a metà sotto il bambino. Per fare questo, con le vostre mani prendete i piedini del bambino e delicatamente, alzate tutta la metà posteriore del suo corpo, fin sotto il culetto. Così il pannolino sporco chiuso sotto il bimbo, fa da barriera protettiva, tra il pannolino pulito e il culetto sporco.
  • Sia nel caso di cacca che di sola pipì, meglio sciacquare il bambino sotto l’acqua corrente, ma potete anche scegliere di pulirlo solo con una salviettina monouso o con un panno umido.
  • Se si tratta di una bimba fate attenzione a pulire dall’alto verso il basso, così si evita il proliferare di batteri. Pulite per bene nelle pieghe delle cosce.
  • Asciugate accuratamente. E’ consigliabile usare sempre la pasta protettiva, anche se non c’è irritazione, in quanto aiuta a mantenere la pelle idratata. Tuttavia il modo migliore per evitare irritazioni, resta quello di cambiare frequentemente il pannolino e di asciugare bene la pelle tra un cambio e l’altro.
  • Togliete il pannolino sporco, che era rimasto chiuso sotto il bambino. Se avete seguito queste istruzioni, il pannolino pulito è già pronto per essere usato.
  • Tirate la metà anteriore fino al pancino del bambino. Se si tratta di un maschietto meglio posizionare il pene verso il basso, evitarete che la pipì bagni la parte più alta del pannolino.
  • Se si tratta di un neonato, non coprite il moncone ombelicale fino a quando non si sarà del tutto cicratizzato. In commercio ci sono pannolini appositi per evitare che il moncone venga coperto, in realtà, basta piegare qualsiasi pannolino, così che non tocchi l’ombelico.
  • Assicuratevi che il pannolino sia ben disteso, in particolare che la parte tra le gambe, sia larga e confortevole. Se non è ben disteso può creare dei fastidiosi sfregamenti sulla pelle, che si possono trasformare in irritazioni.
  • Chiudete il pannolino con gli appositi adesivi laterali. Assicuratevi che non sia troppo stretto da dar fastidio o segnare il bambino.

Ecco che il bimbo è cambiato, pronto per giocare, mangiare o fare la nanna!

Se i pannolini usa e getta continuano a non convincervi, vi consigliamo di leggere il nostro articolo sui pannolini lavabili, una valida alternativa ai monouso, che non esclude la possibilità di un uso combinato di entrambe le soluzioni.

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