Il bambino a 2 anni: giochi, alimentazione e linguaggio dei bimbi di 24 mesi

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Bambino 2 anni

La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  Bambino 2 anni

Dai 18 ai 24 mesi lo sviluppo del vostro bambino subirà un’impennata.

Adesso è in grado di capire la gran parte delle parole che pronunciate e non è anomalo vederlo imitare allo specchio il modo di parlare degli adulti.

Dal punto di vista motorio, il bambino è perfettamente in grado di salire una scala, ma ancora per qualche mese potrebbe aver bisogno della mano di un adulto per scenderla.

In generale, comunque, tutti i bambini di questa fascia di età adorano l’arrampicata, quindi mettete in conto possibili cadute dal letto o dal divano nel tentativo di scavalcare la sponda!

Con l’acquisizione di una maggiore autonomia di movimento, il bambino intorno ai 24 mesi sviluppa anche una grande curiosità nei confronti di tutto ciò che lo circonda e, in taluni casi, anche nei confronti del suo stesso corpo, compresi i genitali.

Non stupitevi quindi di vederlo intento a toccarsi proprio in quest’area del corpo.

Si tratta di un processo del tutto naturale che non deve essere represso, in quanto la scoperta del piacere fisico, così come quella del dolore, rappresenta un passaggio necessario della crescita del neonato che lo aiuterà ad avere una migliore percezione di sé stesso e del mondo che gli sta intorno.

Al di là delle capacità motorie, in questa fase dello sviluppo del bambino sono soprattutto le capacità logiche e cognitive a subire una crescita vertiginosa: ora inizia a formare immagini molto più nitide nella sua mente, a raggrupparle in categorie e ad utilizzarle per classificare altre cose od oggetti.

Molti bambini a 2 anni sono perfettamente in grado di riconoscere i colori degli oggetti e talvolta anche di contare fino a 5 utilizzando le dita.

Ma vediamo nel dettaglio giochi, crescita, alimentazione, educazione e molto altro in un bambino di 2 anni.

1. Giochi bambini 2 anni: quali sono i  migliori per sviluppare le capacità cognitive?

Ci sono moltissimi giochi che potete fare col vostro bimbo di 24 mesi per potenziare le sue capacità cognitive e motorie.

Potreste, ad esempio, invitarlo a giocare con un burattino (se non ne avete uno, potrete crearlo con un calzino riempito di ovatta), immaginando sempre nuove situazioni e facendo in modo che il bambino interagisca col pupazzo usando frasi brevi e semplici come “Posso toccare il tuo naso?”, “Posso tirare le tue orecchie?”.

In questo modo potenzierà la sua fantasia e sarà invogliato a rispondere alle frasi divertenti che farete pronunciare al vostro amico di pezza.

Se avete abbastanza spazio in casa o disponete di un giardino, potrete anche giocare a palla avvelenata o a minibasket, improvvisando il cestino con una grande scatola in cui il bambino dovrà tentare di lanciare il palline dietro vostro invito.

A 24 mesi il neonato è, comunque, pronto anche a passare più tempo a giocare da solo: comprategli, dunque, dei giocattoli adatti (sulla confezione di articoli per l’infanzia dovrebbe essere sempre riportata la fascia di età), optando per oggetti che possano stimolare qualche competenza.

Molto utili, ad esempio, gli strumenti musicali giocattolo, con cui il bambino può cimentarsi con le sue abilità manuali e sonore, i libri gioco, i puzzle ad incastro e le costruzioni.

Anche i giochi in cui i bambini devono imitare il comportamento degli adulti (come il carrello della spesa, la borsa del medico o la cassetta degli attrezzi da meccanico) sono utili strumenti per aiutare il bambino ad avvicinarsi e comprendere il mondo degli adulti.

Tenete presente, però, che a due anni molti bambini sono già in grado di esprimere le loro preferenze, anche in base al genere, quindi è probabile che le bambine vi chiedano bambole e principesse, e i maschietti macchinine e robot.

2. A 2 anni del bambino è troppo presto per passare al vasino?

Una volta che il proprio figlio avrà raggiunto il suo secondo compleanno, molte mamme inizieranno a chiedersi quando arriverà il momento giusto per passare al vasino.

Questo è sicuramente un passaggio molto importante nello sviluppo del neonato, che rappresenta una tappa importante per l’acquisizione di una completa autonomia.

Anche se a 24 mesi è abbastanza presto, alcuni bambini, opportunamente sollecitati, riescono ad utilizzare il vasino o il riduttore almeno per quanto riguarda le ore pomeridiane. Pur non avendo un pieno controllo della vescica, che si acquisisce intorno i 26/ 27 mesi, invitando il bambino a dirvi in anticipo quando sente la necessità di andare in bagno, potreste iniziare a farlo sedere sul vasino per provare a fare il suo bisogno lì.

E’ preferibile pertanto, se volete fare questo tentativo, lasciare il bambino senza pannolino per alcune ore durante il giorno per far sì che la paura di bagnarsi sia uno stimolo ulteriore a dirvi quando deve andare in bagno.

Tenete comunque in conto che, nella fase di transizione, ogni tanto potrà non fare in tempo ad avvisarvi: se dovesse accadere, evitate di rimproverarle il bambino, dicendogli che di sicuro la prossima volta andrà meglio!

Essere incoraggiato dagli adulti in questa ed anche altri tipi di attività che riguardano la gestione autonoma di qualcosa, rappresenta un elemento molto importante per favorire lo sviluppo del bimbo di 24 mesi.

Oltre al vasino, risulta utile incentivare vostro figlio in altre forme di autonomia riguardo la cura di sé stesso e del proprio corpo: abituatelo ad esempio a lavarsi le manine da solo prima di mangiare e a spazzolarsi i dentini dopo ogni pasto.

Anche se sarà opportuno controllare che abbia pulito bene, è importante che egli impari a trasformare questi gesti in abitudini quotidiane da svolgere in modo autonomo e indipendente.

3. Quale metodo educativo usare con un bambino di 24 mesi?

Una volta raggiunti i due anni è di fondamentale importanza che il bambino riceva delle regole: la sua educazione diventa ora una necessità per orientare il suo comportamento.

I metodi educativi che i genitori possono adottare sono tanti e spesso anche molto diversi tra loro: la loro efficacia dipende molto anche dal carattere del bambino.

Ma in genere quelli che in questa fase funzionano maggiormente più che sul divieto e la coercizione sono basati sulla spiegazione e sull’esempio.

Anche il meccanismo dei premi e punizioni, che consiste nel dare un premio al bambino quando adotta un comportamento corretto, in questa fase potrebbe essere poco efficace, in quanto è ancora troppo piccolo per modificare il suo atteggiamento sulla base della promessa di qualcosa che non vede.

Inoltre, questo sistema potrebbe indurlo a non fare qualcosa solo per ottenere qualcosa che desidera in quel momento, senza comprendere i reali motivi per cui quella cosa non deve essere fatta..

La cosa migliore da fare, quando un bambino si comporta in modo scorretto, è dirgli in modo fermo e deciso che quello che sta facendo non si fa e che voi desiderate che modifichi subito il suo comportamento.

Più che ordinare e comandare, in questa fase il genitore dovrebbe essere in grado di orientare dicendo ad esempio:

“perché invece di fare così non provi a fare in questo altro modo”.

In alcuni casi, il desiderio di ribellione del bambino potrebbe comunque prevalere, tuttavia con il buon esempio e la spiegazione alle lunghe si possono ottenere più risultati che con le grida e gli sculaccioni.

Per disciplinare un bambino particolarmente vivace o capriccioso, potreste anche provare a dargli dei compiti molto semplici da fare, come rimettere le sue costruzioni o i colori nella loro scatola: da queste facili imposizioni capirà che ci sono delle regole da osservare e che bisogna collaborare gli uni con gli altri per mantenere la stanza in ordine e pulita.

Anche impostare la giornata del bambino su delle routine ben consolidate (l’ora del pranzo, l’ora del sonnellino, l’ora del bagnetto e così via) potrebbe aiutarvi a gestire un bambino poco incline a farsi gestire.

Tenete presente che, in generale, ogni bambino a 2 anni cerca nel genitore una guida che dia un ordine prestabilito alla sua vita e sottrarsi a questo compito è deleterio tanto per voi quanto per lui.

5. Una volta tagliato il traguardo dei 24 mesi si deve continuare a dare la poppata notturna al bambino?

In linea generale, se il vostro bambino mangia regolarmente durante la giornata, non c’è motivo di continuare a dare il latte prima di andare a coricarsi. Tuttavia, può accadere che il bimbo di 24 mesi continui a chiederlo, magari perché si sente appagato dalla suzione.

Valutate dunque bene come procedere: togliergli all’improvviso la poppata notturna potrebbe renderlo isterico o procrastinare il momento in cui è pronto per andare a dormire.

Provate, quindi, a ridurre la quantità di latte, e in alcuni casi a sostituire il latte con una tisana non dolcificata (troppi zuccheri somministrati prima di distendersi potrebbero creare carie ai denti) o semplicemente dell’acqua.

Un altro passo da fare è quello di eliminare l’uso del biberon anche per le poppate somministrate durante il giorno, sostituendo questo accessorio con una tazza per neonati o un bicchiere di plastica.

Avendo migliorato la sua manualità, il bambino potrebbe anche riuscire a bere liquidi come tutti i bambini più grandi, anche se potrà capitare alcune volte che si rovesci qualche goccia addosso.

Incoraggiatelo in ogni caso a bere e mangiare da solo, utilizzando accessori molto simili a quelli degli adulti e degli altri componenti della casa, soprattutto se durante il pasto sedete a tavola tutti assieme: imitando il modo di nutrirsi dei fratellini e degli adulti, è probabile che egli riesca a completare quasi tutto il suo pasto portandosi da solo il cibo alla bocca.

6. L’alimentazione del bambino di 2 anni?

Molte mamme si lamentano che i propri figli, prima buone forchette, intorno ai 22/ 24 mesi improvvisamente iniziano a diventare schizzinosi.

Vostro figlio potrebbe iniziare a rifiutare alcuni cibi che prima gradiva e a rifiutarsi categoricamente di mangiare alcun alimenti semplicemente perché non tollera la consistenza o il colore.

Spesso potreste sentirvi sconfortate perché gran parte del cibo contenente nel suo piatto finisce immancabilmente nell’immondizia.

Tutto quello che dovere fare è lasciare al bambino i suoi tempi, non obbligandolo a mangiare per forza certe verdure se non le gradisce o la carne ed il pesce.

Continuate però a proporgli una dieta sana e variata, modificando magari le ricette e provando con nuovi tipi di cottura e consistenze.

Permettendogli di provare più gusti e sapori, è probabile che selezioni da sé ciò che più gli piace e, in ogni caso, trasferendogli delle abitudini alimentari corrette, sarà più facile che egli le faccia sue poi nella vita adulta.

Altre strategie per incentivarlo a mangiare tutti gli alimenti che gli proponete consistono nel fare porzioni piccole per non spaventarlo, o utilizzare ancora per un po’ il piatto unico.

L’alimentazione di un bambino di 24 mesi sarà pertanto ancora composta da due pasti principali (pranzo e cena), una colazione a base di latte e una merenda salutare.

I pasti principali dovranno essere composti da cereali, verdure e ortaggi e una porzione di cibo proteico fra carne, pesce, uova, latticini e legumi.

Una volta compiuti i due anni, si potranno cominciare a dare al bambino anche alcuni alimenti finora evitati, come crostacei, molluschi, fragole (ovviamente almeno la prima volta in porzione ridotta per verificare che il bimbo non sia allergico).

Continuate ad evitare  i cibi in scatola, preferendo quelli freschi e di stagione, e quelli troppo ricchi di conservanti.

Il passaggio ad un’alimentazione “da grande” non significa ancora far mangiare al bambino tutto quello che capita (gli insaccati ad esempio o le merendine), quindi, anche in casi emergenza, come un viaggio o un’uscita che preveda lo svolgimento di un pasto fuori casa, dovrete organizzarvi in modo opportuno.

Per evitare di dare al bambino panini imbottiti o altri piatti pensati per una persona adulta in un fast food o nel ristorante di un autogrill, preparata a casa un’insalata di pasta con tutti gli ingredienti che piacciono a vostro figlio oppure una frittata di uova, verdure e formaggio.

Nessun alimento che si trova in commercio sarà mai comparabile a quello preparato a casa dalle vostre mani, controllando qualità e salubrità di tutti gli ingredienti.

7. Come controllare la crescita di un bimbo di 2 anni?

Anche se dopo i due anni, le visite dal pediatra e i bilanci di salute cominceranno a essere più diradati (di solito non più di 2 all’ anno), è importante continuare a controllare peso e altezza del vostro bambino attraverso le curve di crescita.

Almeno fino ai 5 anni di vita, le percentuali di crescita rappresenteranno il riferimento per valutare lo sviluppo del vostro neonato.

Oltre al peso e all’altezza, comunque il vostro medico valuterà anche lo stato di avanzamento del linguaggio, controllerà gli occhi per escludere alcuni difetti della vista come ambliopia o strabismo.

In alcuni casi, si potrebbe rendere necessario il controllo di uno specialista: un oculista per gli occhi, un logopedista per il linguaggio o un dentista nel caso il bambino presenti dolore ai denti o carie.

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