Il Neonato di 14 Mesi: Progressi Psico Fisici, Gioco e Alimentazione del Bambino

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Neonato 14 mesi crescita

La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  Neonato 14 Mesi

Il vostro bambino a 14 mesi avrà probabilmente una certa destrezza nel passarsi un oggetto da una mano all’altra e quasi sicuramente sarà in grado di portarsi il cucchiaio alla bocca per mangiare il suo piatto preferito.

Non aspettatevi, però, che sia in grado di gestire ogni movimento nel migliore nei modi, tanto che potrebbe capitare benissimo che il suo piatto o la sua tazza finiscano a terra.

Se proprio non volete effettuare un cambio completo ogni volta che mangia, usate dei bavaglini e mettete una tovaglietta pulita sul ripiano del seggiolone perché, almeno fino a che non avrà acquisito un miglior coordinamento della mano, sarà inevitabile che faccia cadere avanzi di pappa e omogeneizzato.

Alcuni pediatri consigliano di lasciar giocare il bambino di 14 mesi con il cibo al fine di prendere confidenza con esso e sperimentare nuove sensazioni: fatelo anche voi,  ma adottando alcuni accorgimenti per salvare il pavimento della vostra cucina!

E soprattutto non mettete mai a portata di bimbo cibo troppo caldi o alimenti non adatti a lui, come quelli con bocconi troppo grandi, perché potrebbe afferrarli con le mani e metterseli in bocca rischiando di bruciarsi o di affogare.

Scopriamo con questa breve guida tutto quello che riguarda un bambino di 14 mesi.

Che cosa sarà in grado di fare un bimbo di 14 mesi?

Adesso che vostro figlio ha raggiunto i 14 mesi quasi sicuramente la sua curiosità di esplorare il mondo sarà al massimo grado, quindi dovrete prestare la massima attenzione affinché non si faccia male e non si metta nei guai.

E’ anche molto probabile che in questa fase il neonato diventi molto capriccioso e sia più portato a dire no di fronte alle richieste dei genitori.

Questo avviene perché attraverso il rifiuto e il capriccio il bambino è in grado di affermare sé stesso e la propria autonomia.

Di fronte a neonati particolarmente capricciosi, i genitori potrebbero sentirsi molto spiazzati, in quanto, trattandosi di bimbi ancora molto piccoli, potrebbe essere difficile imporre loro delle regole di un corretto comportamento.

Provate, in caso di reazioni eccessive da parte del bambino, ad usare dei metodi alternativi, come ad esempio la distrazione, oppure tentate di calmarlo con le coccole e la persuasione.

Del tutto sbagliato, invece, far finta di niente od ignorare il capriccio, perché finireste col fomentare ancora di più la sua rabbia e la sua richiesta di attenzioni.

E’ molto importante che il bambino impari fin da piccolo che ci sono delle regole oltre cui non è possibile andare, e anche se questo in questa fase vi richiederà molta pazienza e fatica, è giusto che cominciate a farvi valere nel vostro ruolo di genitori, dicendo no tutte le volte che occorre.

Anche concedere al bambino di avere delle gratificazioni quando fa qualcosa di positivo potrebbe servire, però cercate sempre di evitare di associare troppo il buon comportamento ad un premio, altrimenti il neonato, anche se così piccolo, inizierà a modificare il suo atteggiamento solo per ottenere un risultato gratificante, e non perché ha compreso che quel determinato gesto non si deve fare.

Come stimolare la fantasia del bambino di 14 mesi?

La fantasia del bambino di un anno è già molto sviluppata, tanto che potreste vederlo inventarsi dei giochi sempre nuovi utilizzando dei semplici blocchetti di legno o costruzioni.

E’ dunque molto importante guidarlo in questa sua ricerca che è poi alla base di ogni processo cognitivo.

Potrebbe essere molto utile, in questa fase, creare per il bambino un angolo tutto suo, dove mettere i suoi giochi e i suoi peluche ed entro cui lasciarlo libero di scegliere tutto quello con cui vuole dilettarsi e giocare.

Un box o un recinto per l’infanzia potrebbero andare benissimo, ma se non l’avete potreste utilizzare un tappeto e dei cuscini, avendo sempre cura di non lasciarlo mai solo perché potrebbe comunque allontanarsi o cadere.

Se vostro figlio frequenta il nido, informatevi se presso la struttura sono previste attività sensoriali aggiuntive, come l’ascolto della musica o la baby art.

In entrambi i casi, il bambino viene infatti coinvolto in attività ricreative estremamente formative, in cui, nel caso dell’ascolto musicale, viene invitato ad ascoltare dei brani di musica di diversi generi e a muoversi liberamente assecondando il ritmo.

Nel caso, invece, dell’atelier d’arte per bambini, di solito consiste nel far provare al bambino diverse forme d’arte, dai pastelli, alle cere agli acquerelli e così via, dando libero sfogo alla fantasia.

E’ sempre preferibile smettere di allattare quanto il neonato avrà compiuto 14 mesi?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento al seno almeno fino al primo anno di età, alcune mamme proseguono ad allattare anche nei mesi successivi, sia per soddisfare un loro piacere che per non alimentare la frustrazione nel bambino che magari rifiuta il completo svezzamento.

Dal punto di vista psicologico molto dipende dal rapporto che lega la madre al suo piccolo ma anche in tal caso i pareri sono discordi. Se da una parte soddisfare la richiesta del bambino di essere allattato aiuta a rafforzare il suo senso di sicurezza, dall’altro questo potrebbe creare un’eccessiva dipendenza che, a volte, potrebbe portare ad una disistima delle proprie capacità.

Spetta alla mamma capire quando è il momento giusto di togliere il seno al bambino e sarà sempre lei a decidere il metodo, al fine di non creare inutili traumi al proprio piccolo.

Tenete, però, presente che fin quando state allattando, anche se per una o due poppate al giorno, dovrete attenervi alle stesse regole alimentari e di salute che avete seguito da dopo la nascita di vostro figlio.

Qual è l’alimentazione corretta del neonato a 14 mesi?

Il bambino a 14 mesi potrebbe cominciare a rifiutare alcuni cibi che prima adorava, o viceversa iniziare ad apprezzarne altri che prima non voleva neppure assaggiare.

Questo avviene non solo perché anche per quanto riguarda l’alimentazione, il bambino ha bisogno di sperimentare, ma anche perché i suoi gusti alimentari potrebbero essere influenzati dai comportamenti di altri membri della famiglia, ad esempio i fratellini e le sorelline, oppure dal fatto che il bambino, frequentando il nido, potrebbe venire a conoscenza di nuovi cibi e nuove consistenze.

Cercate, in tutti i modi, di non ostacolare il bambino ma di assecondare le sue preferenze, almeno fino a che queste sono rivolte ad alimenti salutari.

Introducete, invece, regole ferree per quanto riguarda gli spuntini fuori pasto, che dovranno essere limitati a due nell’arco della giornata e sempre lontano dal pranzo e dalla cena, e per quello che concerne i cibi troppo ricchi di grassi e zuccheri, che invece dovranno essere evitati per non predisporre il bimbo all’obesità.

La dieta quotidiana di un bimbo a quest’età dovrà essere costituita da:

  • una colazione mattutina a base di latte (evitate di aggiungere zucchero e biscotti per il momento) che dovrà coprire circa il 20% del fabbisogno quotidiano;
  • un pranzo a base di cereali, legumi, carne o pesce come secondo e verdure oltre ad una porzione di frutta corrispondente al 40/ 45% del fabbisogno;
  • una merenda a base di frutta o yogurt (se in estate potete optare ogni tanto per un gelato alla frutta) pari al 10%;
  • una cena sempre a base di carboidrati e proteine pari al 20/ 25% del fabbisogno.

Cercate, inoltre, di variare gli alimenti il più possibile, alternando durante la settimana varie tipologie di frutta, legumi e ortaggi e alternando le carni rosse a quelle bianche, con una preferenza sempre per queste ultime perché più digeribili e salutari.

Anche se è probabile che vostro figlio abbia già abbastanza denti, cercate di tagliare sempre gli alimenti in piccoli pezzi per rendere più facile la masticazione ed evitare che si affoghi.

Per quanto riguarda gli alimenti freschi, scegliete preferibilmente quelli di stagione perché meno ricchi di conservanti ed additivi chimici.

Annotate dunque in un angolo della vostra cucina, o sul calendario, quali sono gli alimenti di stagione da comprare in corrispondenza di ciascun mese, in questo modo:

  • A gennaio, febbraio e marzo: arance, mandarini, limoni, mele, broccoli, cavolfiori, finocchi, rape, carciofi e spinaci;
  • Ad aprile e maggio: fragole , ciliegie, asparagi, piselli, ravanelli, fave, patate, carote e zucchine;
  • A giugno, luglio ed agosto: pesche, albicocche, melone, anguria, cetrioli, melanzane, fagiolini, pomodori e peperoni;
  • A settembre ed ottobre: pere, uva, fichi, loti, castagne, cipolle zucca e barbabietola;
  • A novembre e dicembre: arance, clementine, finocchi, cavolfiore, verza, bietola e frutta secca.

Qual è la crescita normale di un bambino di 14 mesi?

Molti bambini, una volta raggiunti i 14 mesi, tendono a rallentare la loro crescita e il loro sviluppo sembrerà ai genitori molto più lento di prima.

Questo è un dato del tutto normale entro l’andamento normale di sviluppo di un bambino di 14 mesi.

Se ritenete che vostro figlio mangi a sufficienza e sia sveglio ed attivo per buona parte della giornata, un ridimensionamento del ritmo di crescita del bimbo a 14 mesi potrebbe essere del tutto fisiologico, quindi non vale la pena preoccuparsi.

Sarà opportuno, invece, far valutare il bambino al pediatra qualora la sua alimentazione fosse inadeguata o vi fossero i segnali di un eccessivo affaticamento.

Anche, ad esempio, la fragilità di un bambino che a 14 mesi cade spesso malato o supera con difficoltà le convalescenze potrebbe essere associata alla mancanza di alcuni principi nutritivi, in particolare vitamine, proteine e alcuni minerali, dunque sarà opportuno approfondire.
Tuttavia, in assenza di situazioni di questo tipo, e in presenza di curve di crescita che, per quanto collocate ad un livello di percentili inferiori a prima, continuano comunque a registrare un avanzamento sia del peso che dell’altezza del bimbo, non è il caso di nutrire inutili ansie e preoccupazioni.

Qualche anno fa molte mamme erano solite chiedere al medico la prescrizione di integratori vitaminici per supportare il bimbo nella sua crescita, ad oggi si fa molto meno uso di questi rimedi in quanto si ritiene molto più utile incentivare le famiglie a dare una corretta educazione alimentare.

Tenete, inoltre, presente che anche le percentuali di crescita riportate dai grafici sono solo stime approssimative, che non tengono conto, ad esempio, del fatto che vostro figlio sia stato allattato al seno o meno, dunque potrebbe anche darsi che in verità peso e statura siano sovrastimante.

Un modo molto più pratico per vedere se vostro figlio sta aumentando in peso e soprattutto in altezza, che non sostituisce però in alcun modo il controllo medico periodico, è rappresentato dalla misura dei suoi capi e soprattutto delle sue scarpe: se vedete che mantiene sempre la stessa taglia, è probabile che stia crescendo poco, dunque dovrete stimolarlo a mangiare di più o a fare più attività per avere più appetito.

Se invece dovesse cambiare taglia e numero di scarpe molto spesso, non avete alcun motivo di pensare che il vostro bambino non si stia nutrendo a sufficienza.

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