I Primi Mesi di Vita: il Neonato di 15 Mesi

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Neonato 15 mesi alimentazione

La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  Neonato 15 Mesi

Un bambino di 15 mesi è molto vivace e curioso di scoprire il mondo che lo circonda. Noterete, probabilmente, un maggior interesse anche verso i coetanei, a conferma dell’instaurarsi di una maggiore socialità.

Anche se è probabile che il suo vocabolario sia ancora piuttosto limitato (non più di 10/ 15 parole), tenete presente che è in grado di comprendere un numero molto più ampio di parole rispetto a quelle che dice, dunque non esitare a parlargli e a rivolgervi a lui con delle frasi complete.

La gran parte dei pedagogisti sconsiglia, in questa fase, di rivolgersi al bimbo di 15 mesi usando parole storpiate, perché questo potrebbe disincentivarlo all’uso di termini corretti in futuro.

L’apprendimento del linguaggio è, infatti, un processo che avviene gradi, ed una volta che un passaggio è stato eseguito in modo errato, può essere difficile correggerlo in un momento successivo.

Quali sono gli altri comportamenti corretti da tenere con un bambino di 15 mesi? Scopriamolo subito!

1. E’ possibile favorire lo sviluppo cognitivo di un bambino di 15 mesi?

Come nella crescita fisica, anche per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo, ogni neonato è diverso dall’altro.

Dunque, non preoccupatevi se vostro figlio, a 15 mesi, ancora stenta a parlare o sembra conoscere il significato solo di una o due paroline.

E’ molto probabile che questo ritardo sia associato a pigrizia o a una sua timidezza nell’esprimersi, ma che in realtà egli già abbia assimilato il significato di molti vocaboli che prima o poi inizierà ad usare in modo corretto.

Tenete, infine, presente che oltre al linguaggio verbale, un bambino a 15 mesi continuerà a fare riferimento anche alle forme di comunicazione non verbali, come ad esempio il tono della voce o la mimica facciale.

Provate a giocare con lui esprimendo frasi diverse, aiutandovi a trasmettere al bambino il significato usando, oltre alle parole, anche il linguaggio del corpo. In questo modo, egli non solo sarà molto più attento ai suoni delle parole, ma apprenderà anche più velocemente il significato ad esse associato.

E’, infine, molto importante escludere eventuali difetti di udito nel bambino, perché potrebbero creare severi ritardi del linguaggio: in caso abbiate un sospetto in tal senso, non esitate a fare i dovuti controlli.

2. Come stimolare l’autonomia del bambino

Una delle cose che un bambino comincia ad apprendere, una volta raggiunti i 15 mesi, è che lui è un qualcosa di diverso da voi: non stupitevi quindi di vederlo così incuriosito nel guardare sé stesso allo specchio!

La presa di coscienza del proprio sé rappresenta una tappa fondamentale per la crescita e lo sviluppo del bambino.

Compito di ogni bravo genitore è di incentivare l’ autonomia del neonato, tenendo conto delle peculiarità del suo carattere.

Un bambino insicuro ed introverso, potrebbe fare ancora un po’ difficoltà ad essere lasciato solo dalla mamma anche se in presenza di altre persone.

Al contrario, un neonato più estroverso, potrebbe già riuscire a interagire con altri bambini od adulti senza il bisogno di avere sempre vicino la madre.

Alcuni bambini, in questa fase, potrebbero inoltre diventare molto capricciosi e difficili da gestire perché, attraverso la ribellione e il capriccio, tentano di affermare la propria individualità.

Il modo con cui il bambino affronta il mondo intorno a lui vi dirà molto sul suo temperamento e questo vi aiuterà a dare sempre una risposta corretta ai suoi bisogni.

Ci sono, ad esempio, bambini molto suscettibili ai cambiamenti, dunque dovrete tenere conto di questo aspetto qualora stiate programmando un viaggio o una vacanza fuori casa che vi costringeranno ad una temporanea modifica delle vostre abitudini.

E’ probabile che, all’inizio, il bambino sia molto disorientato e questo si traduca in un maggior nervosismo: cercate, pertanto, di affrontare la situazione in modo razionale, tranquillizzando il neonato e cercando di farlo sentire a proprio agio nella sua nuova condizione.

Anche un bambino molto timido potrebbe crearvi qualche problema perché sarà difficile, molto spesso, convincerlo a separarsi da voi per mettersi a giocare con dei coetanei: è molto importante, in questo caso, rispettare i suoi tempi e non forzarlo a fare qualcosa che lo destabilizza.

3. Si possono insegnare le buone maniere ad un neonato di 15 mesi?

Può capitare che un bambino di 15 mesi morda il fratellino, la sorellina od un coetaneo con cui sta giocando in risposta ad una provocazione, come ad esempio la sottrazione di un giocattolo.

Questo avviene perché, non avendo ancora le competenze linguistiche per esprimersi, i bambini di questa età, sentendosi minacciati, in alcuni casi potrebbero reagire con un atteggiamento aggressivo.

La prima cosa da fare, di fronte ad una reazione di questo tipo, è di dire al bambino in modo chiaro e diretto che quel gesto non si fa. Dopodiché, andate oltre, cercando di capire le ragioni del suo comportamento: è stato forse invaso il suo spazio? Oppure è vicino il tempo pisolino?

Se il vostro bambino a 15 mesi tende a diventare nervoso in determinate situazioni (quando è stanco o quando qualcuno prende i suoi giochi) cercate di evitare che si verifichino oppure, se inevitabili, di essere sempre presenti al fine di gestirle.

L’insegnamento della disciplina dei confronti di un bambino così piccolo richiede grande pazienza ed attenzione da parte del genitore, che dovrà essere sempre pronto ad intervenire per riportare la situazione alla normalità, rimarcando in modo fermo e deciso che determinate regole ci sono e devono essere rispettate.

4. Come far mangiare la verdura ad un bambino di 15 mesi

Anche per quanto riguarda l’alimentazione a 15 mesi sarà necessario cominciare ad imporre delle regole.

In genere, i genitori si preoccupano molto se il loro neonato mangia poco. In verità, la preoccupazione maggiore di tutte le mamme e di tutti i papà dovrebbe essere rivolta non alla quantità, ma alla qualità degli alimenti introdotti nella sua dieta.

E’ molto importante che il bambino faccia pasti bilanciati dal punto di vista di tutti i nutrienti, assumendo quantità adeguate di carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali.

Questo si tradurrà in un’attenzione costante dei genitori a quello che viene messo nel piatto del bambino, in modo che l’abitudine ad una sana e corretta alimentazione inizi già in questa fase della sua vita.

Tuttavia, è probabile che già a 15 mesi il vostro bambino faccia dei capricci ad assumere alcuni tipi di alimenti, come ad esempio alcuni verdure od ortaggi, la cui consistenza e il cui spaore potrebbero essere poco graditi.

Per far mangiare al bambino le verdure occorrerà, dunque, adottare alcune strategie: potreste ad esempio realizzare delle figure divertenti nel piatto usando carote, zucchine, patate, pisellini e altri ortaggi, preferibilmente dal sapore dolce e non amaro come carciofi, asparagi o scarole. Oppure cucinare ricette sfiziose che abbiano come ingrediente principale qualche verdura nascosta all’interno di qualche altro alimento come pasta, pesce o carne.

Ve ne suggeriamo, di seguito, alcune:

  • Pasta con verdure e prosciutto:
    Ingredienti: mezza zucchina, mezza carota, uno spicchio di cipolla, un pezzetto di sedano, dadini di prosciutto cotto, un pomodorino, parmigiano.
    Preparazione: far appassire in un tegamino con poco olio tutte le verdure, dopo qualche minuto aggiungere i dadini di prosciutto e completare la cottura. Lessate le frattempo 30 gr di pasta di piccolo formato in un pentolino pieno d’acqua; una volta cotta, scolare e mettete in un piatto con il ragù alle verdure e condite con un generoso cucchiaio di parmigiano.
  • Involtini di tacchino e verdure:
    Ingredienti: 2/ 3 fettine sottili di fesa di tacchino, verdure a piacere;
    Preparazione: prendete le fettine di carne e battetele col batticarne per renderle molto sottili; a questo punto prendere delle carote grattugiate, delle patate o delle zucchine lesse ridotte in poltiglia o degli spinaci lessati che avrete sminuzzato con il coltello; avvolgete il composto di verdure nei vostri involtini, fermando il tutto con uno stecchino; mettete a cuocere il tacchino in una casseruola con poco olio, aggiungendo dell’acqua o del brodo per portare a cottura.
  • Palombo o merluzzo colorato
    Ingredienti: trancio di pesce privato delle lische; piselli, carote, patate e zucchine già lessate; un cucchiaio di salsa di pomodoro;
    Preparazione: mettete il pesce a dorare in una padella antiaderente con un filo d’olio, acqua e la salsa di pomodoro; quando a metà cottura aggiungere le verdure lessate tagliate dadini.

5. Come fare a capire se un bambino a 15 mesi sta crescendo bene

Lo sviluppo di un bambino di 15 mesi sarà valutato ancora tramite le sue curve di crescita sul grafico dei percentili.

Dato che a partire dal primo anno di età, la crescita del neonato inizia a rallentare, è probabile che il vostro bambino inizi, in questo periodo, a incrementare il suo peso e la sua altezza in modo molto meno evidente di prima.

In media, il peso di un bambino di 15 mesi è intorno agli 11 chili e la sua altezza pari circa a 63 cm: valori leggermente inferiori a questi non dovrebbero destare, però, alcuna ansia o preoccupazione da parte del genitore, purché in linea con le sue curve di crescita.

Anche un bambino che si sia, ad esempio, sempre mantenuto al di sotto del 25° percentile, non dovrebbe preoccupare fin tanto che il suo tasso di crescita si mantenga costante, vale a dire non mostri arretramenti di oltre due percentili sul grafico delle curve di crescita.

Nel caso, invece di un rallentamento della crescita evidenziato da un salto di due percentili, potrebbe essere il caso effettuare un controllo più approfondito o di rivedere il suo schema di alimentazione.

E se il pediatra ha la funzione di rilevare accuratamente le percentuali di crescita del bambino, i genitori hanno invece il compito di riferire al medico eventuali cambiamenti intercorsi nella vita del bambino che potrebbero giustificare un calo ponderale o un arretramento del suo tasso di crescita: una riduzione delle ore di sonno, un’improvvisa mancanza di appetito associata ad una malattia, un’infezione gastrointestinale in corso sono tutti fattori transitori che potrebbero incidere negativamente sullo sviluppo fisico del bambino.

Molte mamme vanno dal pediatra alla ricerca di un consiglio su come incrementare il suo appetito. Qualche anno fa, si usava perfino prescrivere degli integratori al neonato disappetente al fine di aumentare il senso di fame. In realtà, non esistono rimedi farmacologici a questo tipo di problemi ma il più delle volte dovrà essere il genitore a capire quali strategie adottare per far mangiare di più il neonato, introducendo nuovi gusti o nuovi sapori o modificando l’orario dei pasti.

Anche far mangiare il bambino di 15 mesi insieme al resto della famiglia, se ancora non l’avete fatto, potrebbe essere un modo per incentivare il vostro piccolo a mangiare di più e con più entusiasmo.

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