I Primi Mesi di Vita: il Neonato di 16 Mesi

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Neonato 16 mesi sviluppo

La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  Neonato 16 Mesi

Un bambino di 16 mesi inizia ad avere memoria degli eventi che accadono intorno a lui, dunque il suo processo di apprendimento potrebbe essere ora molto più rapido.

E’ molto importante stimolare il bimbo di 16 mesi ad apprendere e ricordare alcune nozioni attraverso il gioco. Infatti invitandolo ad indicare con le mani le varie parti del viso e del corpo, egli pian piano sarà in grado di dirvi dove è il suo naso e quali sono le sue orecchie.

Anche se molto più agile rispetto a prima, considerate che in alcuni movimenti, come ad esempio salire o scendere una scala, potrebbe avere ancora qualche difficoltà, dunque è preferibile stargli vicino o tenerlo per mano.

Sfruttate, infine, la sua maggiore destrezza per incentivarlo a mangiare o a lavarsi le mani da solo: favorire la sua autonomia lo aiuterà a crescere e a prendere coscienza di ciò che gli sta attorno.

Distaccarsi da lui potrebbe essere ancora un problema a causa dell’ansia di separazione: dovrete essere, dunque, molto brave a rassicurarlo con coccole e carezze.

Il pianto del bambino è qualcosa che crea molta ansia nel genitore: dopo 16 mesi di vita assieme dovreste, però, aver imparato a comprendere le ragioni delle sue lacrime e saperle, così, gestire al meglio.

Capiamo assieme come comportarsi con un bambino di 16 mesi.

1. Quali attività fare insieme al bambino di 16 mesi?

Dato che a 16 mesi le ore di sonno saranno molto più ridotte rispetto a prima, si porrà per il genitore il problema di come intrattenere il bambino durante il giorno.

La gran parte dei genitori potrebbe sentirsi un po’ spaesata e talvolta infastidita nel mettersi a camminare carponi per terra a giocare col proprio neonato, ma con un po’ di pazienza e di buona volontà questo potrebbe rivelarsi anche una piacevole scoperta per imparare a conoscere meglio il proprio bambino.

Fra le attività che potreste fare a 16 mesi insieme a vostro figlio, ci sono, naturalmente, i giochi mirati a potenziare le sue esperienze sensoriali e a renderlo più consapevole di sé stesso e di ciò che gli sta intorno: potreste, ad esempio, usare dei libri tattili oppure ascoltare qualche canzoncina con un registratore, invitandolo a battere le mani tenendo il ritmo.

A 16 mesi molte mamme propongono già al proprio figlio come passatempo la visione dei cartoni animati in tv: non tutti i bambini sembrano gradire, inizialmente, questo tipo di attività, anche se alcuni potrebbero essere molto affascinati dalle forme e dei colori rappresentati sullo schermo.

E’ sempre consigliabile comunque optare per forme di gioco meno passive e che richiedano un impegno diretto del bambino, come ad esempio i puzzle o le costruzioni.

Alcuni studi hanno, infatti, evidenziato come un’esposizione troppo precoce e prolungata alla televisione possa inibire le capacità del bambino di parlare, ascoltare e concentrarsi.

Il consiglio, dunque, è di non utilizzare la tv come babysitter, ma di usarla solo come ultimo ripiego mentre dovete fare qualcosa e comunque per non più di mezzora al giorno.

2. Come abituare il bambino di 16 mesi a prendersi cura dalla sua igiene personale

Può accadere, in questa fase dello sviluppo, che un neonato trovi insopportabile fare il bagnetto per via dell’acqua e del sapone che gli scivolano negli occhi o perché improvvisamente potrebbe iniziare a nutrire timore nei confronti dell’acqua contenuta nella vasca.

Per non rischiare di trasformare il momento del bagno in un vero e proprio calvario, potrebbe essere una buona idea quella di proporre al vostro bambino di passare alla doccia. Un’altra idea altrettanto valida, utile anche a far comprendere al bambino l’importanza di prendersi cura della sua igiene personale, consiste nel coinvolgere il bimbo nelle varie fasi del lavaggio, invitandolo a compiere da solo alcuni gesti come strofinarsi il corpo con una morbida spugna o massaggiare lo shampoo sui i capelli.

Un altro gesto che dovrà entrare a far parte delle azioni quotidiane del bambino riguarda la cura dei denti: incentivate il bambino a lavarsi i denti da solo utilizzando un piccolo spazzolino dalle setole morbide.

All’inizio, il suo non sarà che un gioco, tanto che probabilmente sarete costretti ad eseguire subito dopo una pulizia più approfondita, però lo aiuterete a prendere confidenza col gesto di lavarsi i denti e ad imparare a prendersi cura del suo cavo orale.

3. Si può dare il ciuccio ai bambini di 16 mesi?

Una volta interrotto l’allattamento, molti bambini tendono a sostituire la gratificazione del seno materno con il ciuccio. I medici sono, nella maggior parte dei casi, contrari a questa pratica sia per gli effetti psicologici che produce, che per i possibili danni a denti e palato che il ciuccio, o succhietto, potrebbe arrecare.

In generale, comunque, un uso limitato del ciuccio non dovrebbe destare troppa preoccupazione.

Potreste, ad esempio, concedere al bambino di utilizzarlo una volta ogni tanto, ad esempio durante il riposino pomeridiano o quello notturno al fine di agevolare il suo sonno.

Del tutto sbagliato è, invece, lasciare che sia il bambino a gestire i momenti in cui utilizzare il ciuccio: alle lunghe, infatti, ciò potrebbe portare ad una eccessiva dipendenza.

Anche per l’uso del ciuccio andranno, dunque, stabilite delle regole che il bimbo di 16 mesi sarà invitato a rispettare.

E’, infatti, in questa fase che egli apprende ciò che giusto da ciò che non lo è, e un atteggiamento troppo permissivo, non solo per quanto riguarda il ciuccio, ma anche ad esempio per quello che concerne l’alimentazione, potrebbe alla fine destabilizzarlo, creando disorientamento e confusione.

4. Come far mangiare il bambino disappetente

Intorno ai 16 mesi, anche a causa del cambio di gusti e di abitudini (molti bambini, a questa, età iniziano anche a frequentare il nido), vostro figlio potrebbe iniziare a rifiutare il cibo, o, in generale a mangiare con meno appetito di prima.

Il rifiuto del cibo è qualcosa che crea molta ansia nei genitori, soprattutto nelle mamme che si occupano in prima persona della sua alimentazione.

Cercate di capire, prima di tutto, se il calo di appetito è legato ad un malessere (ad esempio, un mal di gola o un disturbo alla pancia), o se il bambino rifiuta di terminare il pasto perché ha fretta di andare a fare altre cose.

Tanti bambini trovano, infatti, molto noioso stare per un’ora seduti quanto potrebbero sgambettare liberamente per la casa!

Per incentivare il bambino a mangiare, provate ad introdurre nuove ricette o a farlo mangiare insieme a tutto il resto della famiglia per rendere più piacevole il momento del pasto.

Potreste anche provare a coinvolgerlo maggiormente nell’azione di mangiare, evitando di imboccarlo e lasciando che sia lui a portarsi le posate alla bocca.

Eliminate, inoltre, l’abitudine degli spuntini fuori pasto: se il bambino arriverà affamato all’ora del pranzo e della cena sarà molto più facile che completi tutto il suo pasto!

Oltre alla quantità, è infine molto importante fare attenzione alla qualità dei cibi che sono introdotti nell’ alimentazione di un bambino di 16 mesi: i suoi pasti dovranno essere costituiti da cibi sani e completi di tutti i nutrienti, quali i carboidrati, le proteine, i grassi, le vitamine e i minerali.

Ricordate anche di alternare i vari tipi di cereale, ortaggio e cibo proteico (carne, pesce, uova, formaggio) perché ognuno di essi contiene sostante indispensabili alla salute del bambino.

Anche la frutta dovrà essere presente nell’ alimentazione del neonato di 16 mesi: se il bambino sembra non gradire la mela, la pera o altri tipi di frutta in pezzi, provare a somministrargliela grattugiata o frullata, da sola o mischiata ad altri ingredienti come latte o yogurt.

Scegliete preferibilmente frutta di stagione, perché priva di conservanti, e dunque più salutare, ed evitate invece i succhi di frutta industriali perché troppo ricchi di zuccheri.

Meglio offrire ogni tanto al bambino una fetta di torta alle mele, un gelato alla frutta o una fetta di pane e marmellata, come spuntino goloso o dessert al temine del pasto.

5. Quali controlli effettuare a 16 mesi per accertarsi che la crescita del bimbo sia nella norma

E’ probabile che intorno ai 16 mesi il vostro pediatra vi inviti ad effettuare un controllo della vista e dell’udito del vostro bambino.

Se osservate atteggiamenti o comportamenti che potrebbero essere associati a problemi agli occhi o alle orecchie del vostro piccolo non esitate a riferirli al medico che sarà in grado di indirizzarvi verso un centro specializzato.

Fra i disturbi della vista più comuni c’è l’occhio pigro o ambliopia, un difetto che colpisce un solo occhio causando strabismo o riduzione della capacità visiva.

Dato che si tratta di un difetto di sviluppo, e non di una riduzione permanente della vista come la miopia, se presa per tempo, l’ambliopia può essere corretta con l’uso di lenti speciali e incoraggiando l’uso dello occhio meno sviluppato tappando con un cerotto quello sano.

La correzione del difetto, se effettuata prima dell’età scolare, permette un recupero del 100% del problema.

Oltre alla vista, il pediatra sottoporrà il bambino di 16 mesi ad un controllo di peso e altezza per valutare il suo livello di accrescimento sul grafico dei percentili.

Chiedete al medico di annotare sul libretto sanitario del bambino tutti i dati che rileva ogni volta che lo portate a visita, e utilizzateli per riprodurre a casa, magari sul vostro computer, la curva di crescita del vostro bambino. Anche se si tratta di stime percentuali, che non sostituiscono una valutazione più approfondita dello stato di buona salute del vostro bambino, tenere d’occhio l’evoluzione del bambino e delle sue percentuali di crescita potrebbe aiutarvi a monitorare meglio il suo sviluppo ed apportare opportune modifiche alla sua alimentazione laddove necessario.

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