I Primi Mesi di Vita: il Neonato di 13 Mesi

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Neonato 13 mesi sviluppo

La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  Neonato 13 Mesi

Un bambino di 13 mesi è in grado di camminare ed esplorare sulle sue gambe il mondo che lo circonda.

Un neonato di 13 mesi andrà, quindi, tenuto sotto stretta sorveglianza perché tenderà a combinare guai e a mettere a repentaglio la sua incolumità adottando comportamenti impropri ed azzardati.

Spetterà a voi genitori tenere a bada la sua intraprendenza rimproverandolo ogni volta che farà qualcosa che non va.

E’ molto importante che i messaggi che inviate al bambino siano semplici, diretti e mai contraddittori: per interromperlo mentre sta facendo qualcosa di pericoloso ed errato, basterà dirgli “no, questo non si fa”. Per incentivarlo in un comportamento positivo ed auspicabile, sarà sufficiente dirgli “bravo” battendo le mani in segno di incoraggiamento.

E’ chiaro che non sempre obbedirà o risponderà in modo corretto al comando, ma col tempo questo lo aiuterà a discernere i comportamenti adeguati da quelli non adeguati.

Cos’è meglio per un bambino di 13 mesi? Scopriamolo assieme!

Cosa è in grado di fare un bambino di 13 mesi?

A 13 mesi, oltre a mantenersi in posizione eretta e camminare, vostro figlio sarà anche in grado di esprimersi utilizzando parole riconoscibili: mamma, papà, pappa, latte… Attraverso questi pochi termini, egli riuscirà a comunicare i suoi bisogni e ad attirare la vostra attenzione per ottenere ciò che vuole.

Il bambino di 13 o 14 mesi passerà inoltre molto più tempo sveglio a giocare e non è raro che a questa età si rifiuti di fare il riposino pomeridiano, allungando i tempi del riposo notturno.

Se notate però che, durante la giornata, vostro figlio dovesse essere più irrequieto e irritato del solito, proponeteli di andare a riposare nella sua cameretta, perché il suo nervosismo potrebbe essere legato a stanchezza eccessiva e riposo inadeguato.

E’ possibile lasciare da solo in una stanza un bambino di 13 mesi?

Molte madri si sentono sollevate quando il bambino inizia a camminare perché non sono più costrette a trasportarlo in braccio, tuttavia, una volta che il neonato avrà messo i piedi a terra, sarà quasi impossibile lasciarlo solo in una stanza a meno che non stia dormendo dentro la culla o non sia ben allacciato al seggiolone o al passeggino.

Se proprio non potete fare a meno di assentarvi dalla stanza, lasciate sempre il bambino in condizioni di sicurezza, utilizzando un box o un recinto per bambini che delimiti il suo raggio di azione.

Togliete di mezzo tutte le cose pericolose, compresi i giocattoli con piccole parti che si staccano e che potrebbero essere ingerite.

Impedite sempre al bambino di accedere liberamente ai balconi e alle stanze della casa dove sono presenti lavandini e rubinetti, perché potrebbe aprire l’acqua calda e scottarsi. Togliete ogni oggetto da sotto finestre e balconi, sedie e tavolini compresi, perché il vostro piccolo potrebbe arrampicarsi e cadere giù.

Infine, non lasciatelo mai solo mentre fa il bagnetto, in quanto potrebbe tentare di alzarsi e scivolare sbattendo la testa, aprire da solo il miscelatore dell’acqua calda e scottarsi oppure scivolare dentro l’acqua rischiando di annegare.

Come affrontare degli spostamenti lunghi con un bambino di 13 mesi?

Può capitare che, una volta che il bambino avrà compiuto 13 mesi, decidiate finalmente di affrontate quel viaggio che stavate rimandando da tempo.

Pur non trattandosi di un neonato, un spostamento di alcune ore in auto, treno o perfino in aereo potrebbe mettervi in difficoltà in quanto il bambino potrebbe sentirsi a disagio, iniziando a piangere e a fare i capricci.

Cercate quindi di prevenire ogni tipo di situazione partendo organizzati: mettete in una capiente borsa che terrete a portata di mano tutto l’occorrente per il bambino, dal cambio di pannolino, ai giocattoli preferiti, i biscotti e altri snack leggeri come yogurt e frutta già lavata e sbucciata.

Se vostro figlio soffrisse di mal d’auto, ricordate di portare con voi degli asciugamani e almeno due cambi per fare fronte ad ogni tipo di evenienza.

Ai primi segni di insofferenza, chiedete al vostro compagno di fermarvi in un’area di sosta se siete in auto, oppure distraete il vostro bimbo cantandogli delle canzoncine o leggendogli delle storie.

Qualora, invece, vogliate affrontare un trasferimento in aereo, cercate di organizzare il viaggio in modo che sia il meno stressante possibile sia per voi che per il neonato.

Preferite i voli del mattino a quelli pomeridiani per non rischiare di arrivare in aeroporto quando il bambino desidera dormire e accertatevi che venga qualcuno a prendervi per non rischiare di rimanere troppo a lungo in aeroporto.

Chiedete, infine, alla compagnia aerea se è possibile prenotare un sediolino a parte per il bimbo in quanto, solitamente, per i neonati il trasferimento aereo è gratuito, ma non hanno il posto assegnato.

Quali metodi utilizzare per incentivare la socialità e l’autonomia del bambino?

I bambini a 13 mesi iniziano ad interagire maggiormente col mondo che gli circonda, comprese le altre persone.

Tenderanno ad avere molta confidenza e complicità con la madre, il padre e talvolta i nonni o coloro che si occupano di loro durante il giorno, tuttavia i bambini più timidi potrebbero avere difficoltà ad entrare in relazione con persone poco conosciute.

Al fine di incentivare la socialità del bambino, potreste iniziare a frequentare insieme a lui degli ambienti frequentati da suoi coetanei, come ad esempio una ludoteca o il parco giochi vicino casa.

Tenete presente che se il bambino è molto timido e non è abituato a stare con gli altri bambini, probabilmente all’inizio si rifiuterà di essere lasciato solo e vi imporrà di restargli vicino.

Cercate, dunque, di assecondarlo, lasciandolo solo qualche minuto coi suoi nuovi compagni di gioco quando magari è distratto.

Un modo ulteriore per incentivare il bambino a giocare in gruppo in modo autonomo, potrebbe essere quello di proporli anche a casa dei giochi di società, come ad esempio nascondino, oppure il gioco della palla.

Proponetegli, ad esempio, di nascondersi in qualche luogo accessibile della stanza e poi fate finta di andare a cercarlo; poi, provate a nascondervi voi stessi e invitatelo a venire a cercarci.

Questi giochi, oltre a divertirlo, lo aiuteranno anche ad imparare a muoversi nello spazio e ad acquisire una maggiore autonomia.

Anche a casa, di tanto in tanto, allontanatevi un poco da lui mentre gioca, per incoraggiarlo ad interagire da solo con gli oggetti e a fare delle attività in cui non sia coinvolto anche un adulto.

Qual è l’alimentazione corretta per un neonato di 13 mesi?

Una volta raggiunti i 13 mesi, molte mamme decidono di interrompere l’allattamento al seno e di passare al latte di crescita o latte vaccino.

Tenete presente che questo passaggio non sempre è gradito al bambino che è stato sempre nutrito con latte materno, il quale potrebbe, almeno inizialmente, rifiutare il biberon.

Per incoraggiarlo, provate a somministrarli il latte con il cucchiaino che usate per la pappa oppure con la tazza con il beccuccio che vostro figlio usa per bere.

A parte i 2 pasti a base di latte, la mattina o la sera (quest’ultimo non necessario se il bimbo si nutre bene durante l’arco della giornata), l’alimentazione più corretta di un neonato di tredici mesi dovrà includere: un pranzo e una cena a base di cereali (pasta o riso), verdure o legumi e un alimento proteico (carne, pesce, uova o formaggi), più uno spuntino pomeridiano a base di alimenti sani come frutta o yogurt.

Il fabbisogno calorico di un bambino di 13 mesi è di circa 1.000 calorie al giorno, senza differenze fra maschi o femmine; questo fabbisogno tenderà poi a salire di circa 150/ 200 calorie l’anno, fino all’inizio della pubertà, periodo dal quale i fabbisogni calorici dei bambini e delle bambine inizieranno ad essere differenziati.

Oltre a verificare sempre che i cibi che proponete al bambino siano in grado di coprire il suo fabbisogno calorico quotidiano, sarà anche necessario valutare il bilanciamento dei principi nutritivi.

In un’alimentazione sana, sia nel caso di adulti che di bambini (con l’unica eccezione dei neonati, il cui introito di proteine e lipidi dovrà essere superiore), la maggior parte delle calorie deve provenire dai glucidi o carboidrati, poi dalle proteine e infine dai grassi.

Per stare in salute è poi necessario assumere adeguate quantità di vitamine e minerali, contenute principalmente negli alimenti di origine vegetale.

Via libera, dunque, nell’alimentazione dei vostri figli, a piatti unici a base di verdure, cereali e legumi e a secondi a base di carni magre o pesce e verdura.

Anche se i bambini, soprattutto quelli molto piccoli, sono di solito piuttosto restii a mangiare la frutta e alcuni tipi di ortaggio, cercate di abituarli fin da piccoli ad introdurre questi alimenti nella dieta allo scopo di rafforzare il loro sistema immunitario.

Inoltre, frutta, verdura e cereali garantiscono al bambino il giusto apporto di fibre, utili ora a stimolare il regolare transito intestinale in sostituzione del latte.

Da evitare infine gli alimenti troppo ricchi di grassi, come gli insaccati, le bevande zuccherate e in generale tutti i cibi spazzatura come patatine fritte, dolci, merendine.

Qual è l’andamento di crescita di un neonato di 13 mesi?

Come è facile immaginare, lo sviluppo di un bambino di 13 o 14 mesi, non sarà così rapido come quello di un bambino più piccolo.

In generale, intorno il primo anno di vita, il bambino avrà triplicato il suo peso alla nascita, dopodiché seguirà un incremento ponderale  pari a circa il 20 per cento l’anno.

Se, ad esempio, vostro figlio alla nascita avesse avuto un peso di circa 3 kg, a 12/ 13 mesi sarà di circa 9 kg mentre a due anni il suo peso sarà probabilmente intorno gli 11/12 kg.

Molte mamme i cui bambini sono cresciuti molto nei primi 6 o 9 mesi di vita, iniziano a preoccuparsi perché il neonato, raggiunto l’anno, comincia a crescere di meno.

Si tratta naturalmente di un andamento del tutto normale, legato al naturale ritmo di sviluppo del neonato.

Lo strumento usato dal pediatra per valutare la crescita del vostro bimbo sarà, ancora una volta, la tabella dei percentili.

Al controllo periodico, il medico rileverà peso, altezza e circonferenza cranica del neonato e lo confronterà con il grafico delle curve di crescita per verificare a quale percentile esso si avvicini di più.

Non stupitevi se il vostro bambino, che fino ad ora si è mantenuto intorno al 75° o 90° percentile, adesso dovesse essere intorno alla norma (vale a dire il 50°), in quanto è probabile che la sua crescita si stia assestando.

Ogni bambino segue un proprio andamento di crescita, e anche parlare in termini di percentili e curve di crescita talvolta potrebbe essere fuorviante per capire se effettivamente vostro figlio stia crescendo bene e in salute.

Anche un bambino che avesse una curva di crescita sotto il 50°, 25° o addirittura 10° percentile, ma si dimostrasse attivo, energico e pieno di risorse, non dovrebbe destare preoccupazione perché è probabile che stia seguendo il suo naturale processo di sviluppo.

Vediamo assieme quali progressi farà il bambino il prossimo mese: clicca qui per leggere il post del 14° mese.

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