Neonato 1 Mese: Acne Neonatale, Tosse, Sonno..La Guida per Affrontare il Primo Mese

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neonato 1 mese - primi mesi di vita

La guida mese per mese dei primi anni di vita di vostro figlio –  neonato 1 mese

Durante il primo mese di vita del vostro bambino inizierete a prendervi cura di lui per soddisfare, in primo luogo, le sue esigenze fondamentali, come mangiare, bere, dormire, poi quelle secondarie, fra cui il bisogno di essere stimolato ad una primissima, ma indispensabile, presa di contatto col mondo esterno.

E’ dunque il periodo in cui ogni mamma entra in simbiosi perfetta col proprio figlio cercando di interpretarne il pianto e le espressioni facciali.

Potrebbe essere pertanto molto utile tenere a portata di mano un buon libro di puericultura per essere informate su alcuni aspetti che riguardano la vita del bambino, fra cui ad esempio come si misura la temperatura ai neonati o come intervenire in caso di piccoli disturbi come sederino arrossato e acne neonatale.

Fra le abitudini da prendere, oltre alla medicazione dell’ombelico del neonato, che andrà fatta fino a che il moncone non sarà caduto e la cicatrice non si sarà del tutto seccata, ci sono anche la verifica settimanale del peso (trovi qui le tabelle peso altezza dei bambini), che nel neonato di un mese può variare in modo considerevole anche in un breve lasso di tempo, e la pulizia del nasino con appositi flaconcini di soluzione salina al fine di agevolarne respirazione e suzione.

Il primo mese di un neonato è inoltre un momento molto delicato in cui le mamme potrebbero sentirsi davvero molto stanche, sia per il fatto di aver appena affrontato il parto, sia per la nuova mole di impegni e responsabilità scaturite dalla nascita del bambino, fra cui non dimentichiamo l’allattamento al seno per tutte coloro che decidessero di intraprenderlo in via esclusiva o mista.

Non esitate dunque a chiedere un aiuto esterno che vi sostituisca quando possibile o che almeno vi sollevi di alcuni incarichi, come ad esempio stirare o fare la spesa, al fine di rimettervi in forze ed accudire al meglio il vostro bambino.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche dei bambini neonati al primo mese di vita rispondendo ad alcune semplici domande.

Cosa può fare un neonato al primo mese?

I primi mesi di vita sono molto importanti perché il bambino inizia a comunicare con la madre e con le altre persone attraverso la parte più espressiva del suo corpo, vale a dire il volto.

Potreste sorprendervi a volte della varietà di espressioni facciali che è capace di fare per esprimere gioia, dolore, disappunto e disgusto.

E’ probabile che alla fine del primo mese inizi anche ad emettere dei suoni con la bocca molto simili a dei gorgogli. Stimolatelo ad esprimersi rispondendo alle sue espressioni con la vostra mimica facciale e sussurrandogli delle paroline di incoraggiamento mantenendo la voce rilassata e tranquilla.

Sarete in grado in questo modo di instaurare una prima forma di comunicazione non verbale con vostro figlio che vi sarà utile anche in seguito.

Come si sviluppano i sensi al primo mese del neonato

Il vostro bambino sta diventando sempre più sensibile al mondo esterno.

Vista e udito si stanno perfezionando, per cui adesso potrebbe anche essere in grado di fissare il vostro volto quando sarete a pochi centimetri di distanza.

Tenete presente che i suoi occhi sono attratti soprattutto dalle cose colorate e in movimento: sfruttate quest’aspetto per stimolarlo ad avere delle reazioni oppure per distrarlo quando è teso.

Alcuni bambini sono molto sensibili ai suoni forti e potrebbero mettersi a piangere qualora avvertissero dei rumori improvvisi. Provate in questo caso a calmarlo parlandogli e accarezzandoli dolcemente la nuca.

Quando i bimbi neonati sono in grado di sollevare la testa?

Non abbiate fretta e soprattutto non forzatelo a mantenere una posizione eretta.

Il neonato si allenerà da solo a mantenere sollevata la testa quando si troverà  sdraiato sulla schiena; in questo modo i suoi muscoli saranno sempre più forti fino a che riuscirà a mantenere sollevato il capo per alcuni secondi.

Successivamente inizierà ad alzare la testa anche quando si troverà sdraiato sulla pancia e questa sarà per lui una posizione molto divertente da cui osservare il mondo!

Abbiate comunque sempre cura di mantenere la testa del bambino con un sostegno mentre lo trasportate in macchina o nel porta enfant.

Di solito fra gli accessori dell’ovetto è presente anche un piccolo cuscino con i bordi rialzati che serve proprio a mantenere meglio la testa del bambino.

Evitate in ogni caso di usare cuscini o altri oggetti imbottiti che potrebbero soffocare il bimbo.

Quando il bambino riuscirà ad afferrare con le mani un giocattolo?

Se mettete un peluche o un altro giocattolo colorato di fronte al vostro bambino, lo guarderà e probabilmente sarà in grado di raggiungerlo con il braccio senza riuscire però ad afferrarlo.

Normalmente infatti i bambini al primo mese hanno ancora le manine chiuse a pugno. Solo più avanti noterete che farà dei tentativi per aprirle di tanto in tanto.

E, quando toccherete con un dito il palmo della sua mano, lui arriccerà le sue dita intorno al vostro.

Questo riflesso, detto di “prensione palmare”, è molto forte nelle prime otto settimane di vita e serve a preparare il piccolo alla presa volontaria, che tenderà poi a scomparire nei mesi successivi.

In quanti e quali modi si esprime un neonato?

Man mano che cresce il vostro bambino si farà sempre più vivace e i suoi modi di esprimersi diventeranno sempre più vari.

Potrebbe iniziare con dei gorgogli per arrivare ad emettere grugniti, ronzi o perfino piccoli strilli al fine di farvi sapere come si sente.

Incoraggiatelo in questa sua ricerca rispondendo ai suoi grugniti e gorgogli con altrettanti rumori emessi con la bocca e utilizzando la mimica facciale.

Nel primo mese di vita il vostro bambino sarà anche in grado di riconoscere la voce della mamma quindi sfruttate questa capacità cantando una canzone o dicendo qualcosa ad alta voce quando siete in un’altra parte della stanza.

Utilizzate invece il contatto visivo quando volete tranquillizzarlo o rassicurarlo maggiormente: i neonati di un mese sono infatti perfettamente capaci di distinguere la madre e talvolta il padre dal resto delle persone.

Un neonato può ascoltare la musica?

Far ascoltare della musica ad un bambino neonato è molto utile per  stimolare il suo sviluppo sensoriale.

Iniziate  con dei suoni molto semplici come quelli di un carillon o di un sonaglino. Più avanti potrete anche fargli ascoltare dei brani più complessi.

E’ molto importante variare il tipo di musica che gli fate ascoltare per capire quale gli piace di più e quale invece lo fa sentire nervoso od agitato.

Quanto è sviluppata la vista al primo mese del bambino

Il tuo bambino ora è in grado di seguire con entrambi gli occhi un oggetto in movimento. Un semplice sonaglio passato di fronte al suo volto attirerà la sua attenzione e lo farà rimanere con lo sguardo fisso per alcuni secondi.

Sfruttate queste abilità per stimolarlo a focalizzare lo sguardo su degli oggetti oppure sul vostro stesso viso, mettendovi davanti a lui e fissandolo negli occhi, muovendo poi il capo da un lato all’ altro: noterete che il vostro piccolo tenterà di non perdere il contatto visivo muovendo anche lui la testa a destra e sinistra.

Fate la stessa cosa con oggetti di uso quotidiano, come un foglio di carta lucida o un mestolo di plastica colorata, passandoli da un lato all’ altro del suo volto: questo attirerà la sua attenzione e gli farà spostare la testa per seguire l’oggetto.

Almeno fino a quando non compirà tre mesi non sarà invece in grado di fare lo stesso se passerete l’oggetto sopra e sotto la sua testa.

Acne neonatale, tosse, ittero e i disturbi più comuni del neonato ad un mese di vita

Fra i disturbi più comuni che potrebbe sviluppare il vostro bambino ci sono l’ittero (qui trovi maggiori informazioni), vale a dire una colorazione giallastra della pelle e degli occhi dovuta ad un innalzamento della bilirubina nel sangue.

Questa patologia è considerata fisiologica nei neonati, sopratutto in quelli nati pre-termine, in cui il fegato è ancora immaturo e non riesce a metabolizzare velocemente la bilirubina presente nel sangue.

L’ittero neonatale può presentarsi due/ tre giorni dopo il parto e permanere per 10/ 15 giorni. E’ una patologia che va monitorata ma tende a risolversi spontaneamente grazie all’esposizione del bimbo alla luce solare.

Altri disturbi comuni sono le irritazioni da pannolino, la crosta lattea e l’acne neonatale.

Tutti questi disturbi sono dovuti al fatto che la sua pelle è ancora molto delicata e incapace di regolare da sola la produzione di sebo.

In particolare, la crosta lattea, detta anche dermatite seborroica, consiste nella formazione di squame giallastre sul volto, dietro le orecchie e sulla testa, dovute all’incapacità del derma del bambino di auto regolarizzare la produzione di grasso.

L’acne neonatale, che si manifesta sotto forma di puntini rossi e talvolta piccole cisti piene di sebo, è dovuto ad una risposta della pelle del piccolo alla sollecitazione ormonale cui è sottoposto essendo stato per lungo a contatto con gli ormoni della madre.

Entrambe le patologie si curano lavando la pelle del bambino con prodotti idonei, come ad esempio quelli a base di avena colloidale, e applicando, nei casi più gravi, delle creme specifiche.

Lo sviluppo del bambino nel primo mese: le curve di crescita

Ogni bambino è unico e cresce e si sviluppa secondo un proprio ritmo di crescita che è diverso da quello di tutti gli altri.

Detto questo, ci sono dei parametri base che si possono utilizzare per avere un’idea complessiva circa lo sviluppo del vostro bambino e questi corrispondono in linea di massima a quelle tabelle, dette “percentili” (in questo articolo troverete tutte le informazioni e le tabelle peso altezza), su cui il vostro pediatra annota, in corrispondenza di ogni settimana o mese di età, peso, altezza e misurazione della circonferenza cranica del vostro bambino.

Fate molta attenzione però se vostro figlio è nato prematuro (prima di 37 settimane di gravidanza) perché è probabile che abbia bisogno di più tempo per mettersi in riga con gli altri bambini della sua età.

In tal caso potrebbe essere utile utilizzare, al posto dell’età cronologica, che viene calcolata a partire dalla data di nascita del vostro bambino, l’età corretta, che viene invece calcolata dalla data presunta del parto in cui sarebbe dovuto nascere il vostro piccolo.

Gli sviluppi di un bambino prematuro dovrebbero sempre essere calcolati sulla base dell’età corretta e non di quella anagrafica, almeno nei primi anni di vita.

Ora possiamo passare a curiosare cosa succede nel secondo mese di vita del neonato cliccando qui.

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